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Eccentrica Roma vista con gli occhi di Philip Guston

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Ecco,riunite per la prima volta insieme e presentate al Museo Carlo Bilotti, le 42 opere della serie «Roma» dipinte fra il 1970 e il 1971 da Philip Guston, uno dei giganti dell'Espressionismo Astratto che abbracciò un sorprendente ritorno alla pittura figurativa. E proprio per sfuggire alle critiche scottanti che avevano bollato le sue nuove opere esposte a New York, nell'ottobre del 1970 Guston lasciò gli Stati Uniti e si rifugiò a Roma. Nel nostro paese ammirò soprattutto i monumenti romani e i giardini all'italiana, gli affreschi di Piero della Francesca e i film di Fellini. E così ne è venuta fuori, come nota il curatore della mostra Peter Benson Miller, una miscela visionaria che unisce paesaggi mediterranei ai residui degli incubi americani, figure incappucciate che evocano violenza e razzismo, ma che in Italia si trasformano anche in sorprendenti alberi. Gab. Sim.

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