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Campiello, vinca il migliore (cioè io)

Antonio Pennacchi

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Undici giurati su 11, al primo colpo, hanno scelto «Canale Mussolini» del fasciocomunista pontino Antonio Pennacchi per il Campiello. Anzi, il regista Giuseppe Tornatore ha detto: «È un'opera importantissima». Lo scontroso Pennacchi finalista a un premio letterario? «Tutti parlano male dei premi, vediamo questo come va a finire: se lo perdo parlerò male pure io, se lo vinco no». Al Campiello forse perché era già perdente per lo Strega? «Strega? Guardi io non so come funzionano queste cose, se dipende dalle case editrici o meno, se ci sono dietrologie...ma certo che se 11 giurati insieme hanno scelto non si può parlare nemmeno di ideologie ma che il libro vale». Canale Mussolini migliore dei precedenti? «No, io credo che anche Mammut, il Fascicomunista e Palude avrebbero meritato, ma i premi fanno parte dell'industria del racconto, delle dinamiche delle case editrici...Se poi ci sono imbrogli o meno è così dai tempi di Marziale e dei Certamen...La differenza la farà il giudizio del pubblico». L'epopea dei pionieri che fondarono Littoria non è ormai "lontana"? «Alla gente interessano le storie belle e raccontate bene perché sono sempre attuali ed universali. Nel mio libro si parla di un'emigrazione di massa che a Latina non è finita nel '32». E sempre per fame? «L'uomo quando nasce parte alla conquista del mondo ma poi si muove sempre per sfuggire alla fame, per avere di meglio come noi disperati cispadani...». Ha letto i libri concorrenti? «Non tutti...non sto molto bene, sono stato operato, sono stato sotto choc per la morte di mio fratello (il collega Gianni, ndr)... Mi è piaciuto quello della Avallone, sul lavoro, la fabbrica, molto di più di un'opera prima». Qualche autore dopo la prima sparisce... «Non siate frettolosi, ci vuole tempo per scrivere libri se si vuole farli bene». Vale anche per lei? «Ora non mi piace più di scrivere una riga...spero di riprendermi...finito un libro mi viene da morì».  Perché? «E che ne so, è il senso di privazione...mi chiedo "e mo' che devo fa?" che altro posso dire?» Come vede la crisi amministrativa di Latina? «Io farei una lista fasciocomunista e mi candiderei ma non ho tempo da perdere... I sindaci si devono ammazzare in consiglio comunale non per procura dal notaio...ma questa è la prima conseguenza della guerra Berlusconi-Fini. Invece di litigare pensassero a salvare la Nexans, la mia ex fabbrica». Che c'entra Berlusconi? «Perché è una scorporata della francese Alcatel e Berlusconi ha firmato l'accordo con Sarkozy per il nucleare e nel nucleare francese c'è anche Alcatel...I cavi servono sempre, gli operai vanno salvati». Canale Mussolini è un tributo ai suoi avi? «Sì, penso di aver fatto il mio dovere, mi sento in pace con i miei morti e i miei familiari. Ora vediamo che diranno i lettori e per il Campiello che vinca il migliore. Speriamo io».

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