Arte, l'oro colorato
DaChristie's il 12 maggio sono stati incassati 232 milioni dollari mentre da Sotheby's il giorno dopo ne sono stati scambiati 190. È come se la vendita che ha stabilito il record assoluto, una settimana fa, con il ritratto di Marie Therese Walter dipinto da Picasso nell'arco di una sola giornata (l'8 marzo del 1932) ed aggiudicato in soli otto minuti da Christie's alla cifra stratosferica di 106,5 milioni di dollari, avesse fatto da apripista ad una serie ininterrotta di aggiudicazioni. Ed è la dimostrazione che opere di alta qualità e provenienti da collezioni prestigiose possono tranquillamente sostenere i prezzi milionari pre-crisi. Insomma, almeno nel campo dell'arte contemporanea di livello eccelso lo tsunami della crisi sembra già alle spalle. Tra i nomi dei soliti noti abituati ai record e quasi tutti americani (da Warhol a Johns e Rauschenberg) si intrufola però il volto beffardo di un folletto irridente che viene dall'Italia, Maurizio Cattelan. Il suo autoritratto in cera che spunta da un buco vero fatto nel pavimento e che guarda con occhi stupiti ed ammirati i capolavori di altri artisti che lo circondano è stato aggiudicato a quasi otto milioni dollari, raddoppiando la stima iniziale. Da Sotheby's per la prima volta nella storia hanno bucato il pavimento e filmato tutta l'operazione di allestimento ma il loro sforzo è stato ampiamente premiato. Cattelan piace perché è divertente e perché irride lo stesso sistema dell'arte che lo premia, come facevano gli antichi giullari con i loro signori sotto il segno dello scherzo. Per capire la portata del suo record basta pensare che la sua opera più famosa e sconcertante, «La nona ora» con il ritratto di Papa Giovanni Paolo II abbattuto da un meteorite ed immerso in una pozza di sangue, era stata aggiudicata a New York nel 2004 a poco più di tre milioni dollari. Nella stessa asta ha raggiunto il prezzo stellare di 32,56 milioni di dollari il magnifico autoritratto di Andy Warhol del 1986, un anno prima della sua scomparsa: con occhi spiritati e con i capelli arruffati il genio della Pop ci fissa sotto i lampi di una luce spettrale, violacea. E il suo «Flowers» ha mantenuto ampiamente le attese raggiungendo i 7,6 milioni. Inoltre un mirabile capolavoro di Marc Rothko, luminescente di un rosso ipnotico, è stato aggiudicato a 31,44 milioni di dollari, anche se ben lontano dal record precedente del grandissimo artista (72,4 milioni). Ottimi risultati aveva raggiunto il giorno prima l'asta di Christie's con i trenta capolavori appartenuti al romanziere Michael Crichton, autore di tanti best seller fra cui «Jurassic Park» e scomparso nel 2008. Amico personale di Jasper Johns, Crichton gli aveva comprato nel 1974 una delle sue famose bandiere a stelle e strisce ora aggiudicata a 28,6 milioni di dollari (partendo da una stima di 10-15). Ben sei clienti si sono contesi «Flag», dipinta ad encausto nel 1960-66, finché non se la è aggiudicata il gallerista newyorkese Michael Altman, sicuramente per conto di qualche ricchissimo committente. Un altro pezzo pregiato della collezione di Crichton, la «Silver Liz» di Warhol che ritrae Liz Taylor, è stato battuto a 18,3 milioni di dollari. Ed è eccezionale pure l'aggiudicazione a 12,4 milioni di dollari dell'«Anthropomètrie Le Buffle» di Yves Klein, senza dimenticare «Studio Painting» di Robert Rauschenberg che ha superato le stime (6-9 milioni) per arrampicarsi fino a 11 milioni dollari. Visti i risultati va tutto bene, per carità, purché non si confonda il valore artistico di un'opera con il suo prezzo. Oppure è ormai troppo tardi?