La lunga corsa dei socialisti

PonteSisto) è una lettura in controluce dei fatti politici, al di là del conformismo di stampa e di editoria propinato in questi anni, alla ricerca delle verità troppo spesso nascoste e sottaciute che hanno negativamente segnato la nostra storia repubblicana. È l'autobiografia politica di un socialista errante che come tanti altri ha assistito impotente all'ordalia di Tangentopoli spazzare via i partiti democratici e risparmiare i comunisti. L'acomunismo lombardiano ne è il tratto genetico che coniugherà con l'autonomismo di Craxi all'indomani della presa di distanza dal comunismo nel famoso saggio su Proudhon. Ciò gli permetterà di non farsi sedurre dalla propaganda del PCI di cui, con sguardo critico, analizza le manipolazioni e le ipocrisie, le mezze e le doppie verità svelandone l'intrinseca natura autoritaria e illiberale. Un crescendo che ha il doloroso epilogo nel lancio di monetine a Craxi all'uscita del Raphael. Un evento di inaudita gravità per il futuro della sinistra democratica del nostro Paese che non può continuare a non farci i conti.