Il tormentone che torna sotto il segno di Fiorello
Emblema dell'artista scenico contemporaneo, poliedrico e funambolico istrione di inarrivabile talento, Fiorello registra il tutto esaurito in ogni tappa del suo «Fiorello Show Tour» che torna stasera a Roma per l'ultima volta dopo cinque appuntamenti precedenti, nella vasta arena del Palalottomatica, per poi proseguire da Bari il 29 maggio e attraversare l'estate con conclusione a Palermo il 10 settembre. A dispetto dell'ingratitudine del piccolo schermo, a cui ha regalato esperienze memorabili insegnando come usare lo strumento televisivo a chi da troppo tempo lo presidia e non ha neppure imparato nulla, il pubblico premia il suo beniamino con gli ascolti radiofonici e soprattutto con la presenza record a tutte le sue performance sul palcoscenico. 250 mila persone hanno già assistito a questo spettacolo che ha una struttura incentrata su un filo narrativo di base, ma non si presenta mai uguale a se stesso, attingendo al guizzo creativo del suo protagonista. Cantante, comico, imitatore, ma soprattutto mattatore ineguagliato di inconsapevole sapienza espressiva e di lungimirante modernità, Fiorello sa come rendere originale ogni serata, nutrendosi della sua ispirazione del momento in un flusso di storie e brani musicali che possono emozionare e coinvolgere gli spettatori per oltre due ore con un ritmo serrato e travolgente, destinato a lasciare tutti senza fiato. Accompagnato dal maestro Enrico Cremonesi e dalla sua orchestra, una band composta da dodici elementi, riesce a trasformare gli eventi dell'attualità e gli aspetti del quotidiano in passaggi geniali ed esilaranti di satira, viaggiando fra i paradossi della nostra società con ironia garbata, acuta e graffiante, non aliena da una meditata interpretazione della realtà. Il racconto si sviluppa in una tessitura di gag e aneddoti di vita vissuta, spaziando fra canzoni di ieri e di oggi, magistralmente eseguite dalla più duttile e versatile delle voci italiane. Immancabile la vivacità estemporanea dell'improvvisazione in cui Fiorello è un maestro proverbiale e sublime, mai prevedibile e straordinariamente unico nel suscitare l'ilarità senza ricorrere a toni o battute volgari. Nella cornice tecnologica di una scenografia all'avanguardia e ricca di un sofisticato gioco di luci, ledwall e ologrammi, si racconta la storia dell'Italia, dal passato al presente, con un excursus sull'evoluzione della canzone nazionale. Diretto dalla sorvegliata e poco invadente regia di Giampiero Solari, il «Fiorello Show Tour» ha come motore centrale tutta la caleidoscopica dimestichezza con l'esibizione dal vivo di un artista autentico e completo come ne esistono davvero pochi in questi ultimi anni, ma si avvale anche dell'impegno dietro le quinte di una squadra di autori che lo assecondano da tempo, formata da Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la collaborazione ai testi di Pierluigi Montebelli. Da non perdere!