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«Noi? Sala piena e senza fondi pubblici»

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Abbiamocontinuato aumentando i nostri musicisti. Ora l'orchestra ha cento elementi, nessuno supera i 35 anni, da otto suonano con me. Eseguiamo in un anno 108 concerti; 36 programmi sinfonici e almeno nove opere liriche. Abbiamo risorse pari a 4 milioni di euro, meno di un decimo degli altri grandi enti musicali italiani. Ma non prendiamo un soldo di contributi pubblici». Francesco La Vecchia, aplomb e passione insieme, scatta questa fotografia della «sua» Orchestra Sinfonica di Roma, «braccio musicale» del Fondazione Roma di Emmanuele Emanuele. Una scommessa fatta nel 2002. Siete nati mentre chiudeva l'orchestra della Rai. Un vuoto che bisognava colmare. I cinque milioni di abitanti del bacino-Roma non potevano contare su un solo teatro lirico e una sola orchestra sinfonica. A Berlino le orchestre sinfoniche sono quattro, i teatri lirici tre; a Parigi gli enti musicali sono altrettanti, a Londra nove. Ci supera anche Istanbul. Il pubblico ha premiato il vostro coraggio. Abbonamenti esauriti in ogni Stagione, festival estivi in piazza del Campidoglio, tournées nelle maggiori sale d'Europa, in Brasile e in Cina. A giugno varcheremo l'oceano. Venti giorni di concerti in Usa. Cominceremo nella Grande Mela, alla Carnegie Hall, finiremo a Washington, con la Messa da Requiem di Verdi che vorremmo dedicare ai Caduti in Afghanistan». Ma insomma, La Vecchia, come mai la sua Orchestra va a gonfie vele e le altre, foraggiate dal pubblico denaro, sono spesso in rosso? Perché abbiamo avuto un progetto culturale confezionato appositamente per la città. Non suoniamo per le élites o solo per gli over 50. Suoniamo per i giovani, che non possono pagare un ingresso 50 euro. Conteniamo i prezzi, portiamo la musica nelle scuole, negli ospedali, in carcere. Azzardiamo nel repertorio. Proponiamo i celeberrimi, ma anche i contemporanei poco conosciuti, come Casella. O come Martucci, che Toscanini elogiava. Stiamo incidendo tutta la sua produzione. Un'orchestra con cento professionisti. Come li avete scelti? Con la massima trasparenza. Niente clientele, niente figli o parenti di, come invece usa in tanti enti finanziati dallo Stato. Alle audizioni, il concorrente suona dietro un telo. Non sappiamo come si chiama né che faccia ha. Quanti sono gli amministrativi? Solo sette persone, tra dirigenti e funzionari. Che cosa direbbe a chi sciopera contro il decreto Bondi? Che i tagli di personale e di stipendi non ci devono essere. La strada per evitarli è aumentare la produttività. Io ho la fortuna di dirigere un'orchestra concentrata su un progetto per la città e per i giovani. La Fondazione Roma, che ci finanzia, crede in noi.

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