E Gianmarco Tognazzi fa il colonnello ribelle
Deicombattimenti che citano con successo "Full Metal Jacket". Poi un ospedale in cui un reduce sta soffrendo orribilmente per colpa dell'uranio impoverito frutto delle armi usate in quella guerra. La moglie, che è medico, lo aiuta a morire. In quello stesso ospedale una donna, moglie di un poliziotto, affetta da leucemia, sta per subire un trapianto del midollo e la donatrice è sua figlia. Contemporaneamente un colonnello dei paracadutisti, reduce anche lui dal Kosovo e forse già malato, organizza con dodici militari un sequestro in quello stesso ospedale minacciando di uccidere tutti quelli che tiene lì in ostaggio se i responsabili dell'uso di quelle armi con conseguenze tanto micidiali non le metteranno al bando in modo definitivo, come già hanno cominciato a fare in altri Paesi. Si potrebbe evitare uno spargimento di sangue - il poliziotto marito della donna in attesa di trapianto ha iniziato a trattare in modo serio - ma per un disguido nella trasmissione degli ordini impartiti ai soccorritori i militari moriranno insieme al loro colonnello. Salvo uno, cui toccherà di gridare alte e forti le motivazioni di quell'impresa. Cinema civile, cinema d'azione. Ce lo propone Claudio Fragasso dopo i successi soprattutto di "Palermo Milano solo Andata" e di "Teste Rasate". Ha dato spazi alla polemica con vigore, accogliendo comunque nei titoli di coda dei chiarimenti ufficiali sulla questione, e nello stesso momento ha seguito i tre snodi del racconto, i due privati e quello pubblico, con un impeto teso a suscitare in ogni momento ansie e affanni. Qua privilegiando il movimento, con ritmi in qualche svolta addirittura inarrestabili (non solo in guerra ma quando sono di scena il sequestro e l'assedio), là scavando nelle psicologie dei personaggi principali grazie alle intuizioni e alle finezze predisposte per lui dal testo - soggetto e sceneggiatura - di Rossella Drudi, sua collaboratrice da sempre. Vi corrispondono in pieno tutti gli interpreti. In modo particolarmente deciso Gianmarco Tognazzi, nei segni forti ma anche dolorosi del colonnello, e Luca Lionello, il poliziotto diviso fra la trattativa e l'angoscia per la moglie. Il medico che cerca un equilibrio fra tutti è Barbora Bobulova, con modi fini.