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Bacchettate dalla Chiesa per gli snob di Pontida

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Control'esponente della Lega, che aveva annunciato di non voler partecipare ai festeggiamenti, insorge l'opposizione e anche l'ala finiana del Pdl. Ma è la Chiesa a dare il dispiacere più grande al ministro del carroccio. Monsignor Bagnasco, segretario della Cei, non solo non offre sponde al ministro leghista ma chiama i cattolici alla mobilitazione in vista dei festeggiamenti per l'Unità. Bagnasco invita tutti i fedeli a «partecipare con tutte le nostre energie culturali e nelle forme più varie alle celebrazioni del prossimo anno» perchè «l'Unità d'Italia - dice il capo dei vescovi italiani - spero sia un tesoro nel cuore di tutti e di ciascuno». Nella stessa occasione (il convegno della Cei a Genova sull'Unità d'Italia) Giorgio Napoliano, senza citare l'irrequieto ministro del Carroccio, plaude alla Chiesa che si impegna nella «celebrazione di una «memoria condivisa» nella prospettiva dell'impegno per un «futuro da condividere» ed elogia «il grande contributo dei cattolici». Calderoli non fa certo il pieno di consensi. Se si esclude il movimento neoborbonico, che al pari del ministro l'Unità d'Italia la considera una jattura, solo il ministro del Lavoro Sacconi gli dà ragione: anche lui è convinto che il modo migliore per celebrare i 150 anni di unità sia quello di «completare l'unità italiana attraverso il federalismo fiscale».

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