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Aldo, Giovanni & Giacomo Ambientalisti da ridere

Da destra i comici Aldo, Giovanni e Giacomo

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Sbarca sul grande schermo «Oceani 3D», il primo documentario subacqueo in tre dimensioni, diretto da Jean Jacques e Francois Mantello, prodotto da Jean Michel Costeau e commentato da Aldo, Giovanni e Giacomo. Il Virgilio di questo viaggio è una Tartaruga Marina che dovrà percorrere novemila chilometri negli abissi per raggiungere la spiaggia dove depositerà le uova. Attraversando posti leggendari, come le Kelp Forests della California, la Grande Barriera Corallina Australiana e Roca Partida in Messico, dimora di migliaia di squali. Tutto tra le danze della Manta Gigante, la processione degli Squali Martello, le cacce del Pesce Leone, i giochi dei delfini, gli sguardi del mollusco Ballerina Spagnola e del cavalluccio marino Dragone Foglia. Il film, da venerdì distribuito da Eagle in 200 sale, ha destato polemiche. Da un lato, perché Aldo, Giovanni e Giacomo sono tre voci (forse un po' troppe) e fingono perciò di essere tre uova di tartaruga, mentre nella versione originale francese il premio Oscar Marion Cotillard doppia da sola la tartaruga e senza ironia. E dall'altro, perché autori del loro calibro si sono prestati a dire battute scritte da altri, seppure bravi come Pino Insegno e Francesca Draghetti. «Il testo lo abbiamo trovato bello e pronto e ne eravamo soddisfatti, così tutto è stato più facile - ha spiegato Giacomo Poretti - Forse, è vero che di tanto in tanto avremmo dovuto lasciar parlare di più le immagini, ma noi siamo stati coinvolti nell'operazione proprio per non far venir mai meno l'attenzione sul film. Abbiamo aggiunto poco o niente al testo, ci siamo solo preoccupati delle caratteristiche dei tre personaggi e, rispetto all'originale, è stato semplicemente modificato il modo di porgere il racconto. Non credo che il nostro intervento possa risultare invadente. Questo è un film soprattutto per i bambini». Per Aldo Baglio, «la nostra ironia rende buffo qualcosa di molto serioso che, nei cartelli finali del racconto, indica quanti siano gli animali visti nel film ad alto rischio di estinzione. E poi la Cotillard è noiosa da morire, descrive in maniera troppo scientifica gli animali del mare, dopo pochi minuti ti addormenti». Il documentario ha anche una valenza di denuncia e alla fine vengono mostrate le varie specie a rischio di estinzione, come il pesce martello: «Questo è un aspetto che colpirà molto i bambini - ha aggiunto Giovanni Storti - e noi stessi non avremmo mai creduto che la situazione negli oceani fosse così grave». Il trio si prepara intanto a girare il film di Natale che sfiderà il cinepanettone di Neri parenti: «Non possiamo anticipare nulla - ha detto Giacomo - ma sarà di sicuro un film con un inizio e una fine e non a episodi. E magari ci metteremo anche qualche battuta di "Oceani 3D", come quella della Manta con le remore appiccicate addosso». Ieri al cinema Europa, all'anteprima del film, promosso dalla Fondazione Bioparco e dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Roma, con il sostegno del Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite, c'erano - tra gli altri - Alessandra Mussolini, l'assessore all'ambiente del Comune di Roma Fabio De Lillo e il vice presidente della Fondazione Bioparco, Federico Coccia.

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