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Questa sera alle 21 Fiorella Mannoia arriva al Gran Teatro di Tor di Quinto con il suo «Acoustic Tour».

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Accompagnatada una band che vede la collaborazione di alcuni nuovi musicisti e di un quartetto d'archi arrangiato da Marcello Sirignano Fiorella oltre al suo repertorio per l'occasione ha promesso molte sorprese con interpretazioni inedite. Partito alla fine di marzo dal Regio di Parma il concerto propone una grande band: Lele Melotti (batteria), Carlo Di Francesco (percussioni), Nicola Costa (chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte), Alfredo Paixao (basso). La Mannoia è attivissima, in questi giorni e non solo sul fronte della musica, L'altroieri era a piazza San Giovanni a Roma alla manifestazione in sostegno di Emergency. Fiorella si è detta «felicissima per liberazione dei tre operatori italiani. Gino Strada meriterebbe il Nobel per la Pace». La cantante sarà anche con 20 ragazzi di Bahia all'Umbria Jazz 2010. Nel cuore di Perugia, il 18 luglio all'Arena Santa Giuliana, infatti, i ragazzi brasiliani figli delle favelas suoneranno, canteranno e balleranno per «Projeto Axe», l'organizzazione no-profit nata nel 1990. Fiorella Mannoia è una grande sostenitrice del progetto Axe. «Un progetto che merita» come l'ha definito la cantante romana (andata per la prima volta a Bahia 10 anni fa), che ha già cantato con i ragazzi all'Auditorium Conciliazione, nel 2009, con l'obiettivo di «recuperare ragazzi che vivono in strada e che hanno una condizione che noi non possiamo capire, perchè noi abbiamo un concetto di povertà che è diverso da quello che hanno loro». «Povertà e miseria - ha spiegato la Mannoia - non hanno lo stesso significato: miseria vuol dire non avere nulla, spesso neanche una famiglia. Crescere nel brutto fa crescere brutti. Lo strumento che loro usano la bellezza, l'arte migliora l'animo, la mente e ridà dignità a ragazzini che non hanno niente e non sono neanche censiti, non hanno identità». Proprio questi ragazzi in occasione di Umbria Jazz «saranno per questa volta il mio gruppo, i miei musicisti e canteremo insieme».

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