Fuori Newton Compton con «The Father», il Padrino versione Vito Bruschini.
Fuorile case editrici Marsilio e Nutrimenti. Dentro, alla grande, le corazzate editoriali. Rcs ha addirittura due titoli, uno Rizzoli e, con la scusa che Rosa Matteucci ha deciso di correre da sola, uno Bompiani. Mondadori, che ha vinto le ultime tre edizioni, non perde anche questa occasione e nessuno scommette che non entrerà in cinquina con «Canale Mussolini» di Pennacchi. Per la verità c'è anche un altro Mondadori. È Sebastiano, che sotto il marchio della Instar di Torino entra nella sfida con «Un anno fa domani». Ha l'appoggio di Ernesto Ferrero, il direttore della fiera del libro del Lingotto, e della femminista di lungo corso Lidia Ravera. E anche il gruppo Mauri Spagnol ce l'ha fatta con l'associata Ponte alle Grazie che pubblica «Sono comuni le cose degli amici» di Matteo Nucci. Eccola, la dozzina dello Strega, uscita da Benevento, il paese delle streghe e dello sponsor del premio letterario più velenoso e mondano. La commissione ha scremato tra diciannove titoli, record di aspiranti. Entrano la coccolata Silvia Avallone di «Acciaio» (Rizzoli); la ventunenne Angela Bubba di «La casa» (Elliot); Barbara Garlaschelli di «Non ti voglio vicino» (Frassinelli). Fa notizia il primo libro per ragazzi allo Strega, «Bambini nel bosco» di Beatrice Masini (Fanucci). Di Rosa Matteucci e del suo «Tutta mio padre» si parla da giorni. La scrittrice è edita da Bompiani che aveva preferito desistere poiché Rcs ha puntato su Avallone-Rizzoli. Rosa, caparbia, ha deciso di battersi da sola, l'ha spuntata e certo al gruppo non dispiace avere due cavalli. Baldini Castoldi Dalai è in gara con «Strane cose, domani», presentato da Tiziano Scarpa, vincitore dello Strega 2010, e dal moderato e cattolicissimo Luca Doninelli. Fandango, la casa dell'editore-produttore Domenico Procacci, entra con «Accanto alla tigre» di Lorenzo Pavolini. Soddisfazione per Concita De Gregorio. Il direttore dell'Unità è appena entrato nel plotone dei 400 Amici della Domenica e vede aperta la porta al libro che appoggia, «Prenditi cura di me» firmato da Francesco Recami (Sellerio). Ovvio il piazzamento del titolo che corre sulla bocca di troppi come vincitore dello Strega 2010. È «Hanno tutti ragione» del regista Paolo Sorrentino, che ha scoperto la vocazione alla scrittura. La storia del cocainomane ed eccentrico napoletano Tony Pagoda ha raccolto consensi entusiastici dai soliti guru della critica e ha due «padrini» di peso come Angelo Guglielmi e Dacia Maraini. «Abbiamo puntato sui giovani», spiega Stefano Petrocchi, della Fondazione Bellonci. Deludendo assai Maurensig. «Sentivo di meritare addirittura la cinquina», si ribella lo stagionato autore de «La variante di Luneburg» che tanto successo ebbe nel 1993. «Del resto da giorni sentivo voci...Si sono presentate troppe piccole case. Come la mia». Una frecciata ai selezionatori della dozzina: Tullio De Mauro, Melania Mazzucco, Giuseppe De Rita, Fabiano Fabiani, Ugo Riccarelli, Alberto Foschini, Alessandro Barbero, Franco Alberti. Che hanno rispettato in pieno le previsioni della vigilia.