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Libri da leccarsi i baffi

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Come si scrivono i libri di cucina o libri di catechismo, quale rapporto c'è tra il cinema «terrificante» e la letteratura? E soprattutto come si scrive un racconto d'inchiesta? A queste e ad altre domande intendono rispondere gli incontri organizzati oggi a «Libri come», la manifestazione che si concluderà all'Auditorium Parco della Musica (viale De Coubertin 30) con l'intervento di Roberto Saviano - «Come scrivo» - alle 21 nella Sala Sinopoli. Gli spettatori non mancheranno di compiere un giro del mondo della letteratura mondiale, che non si priva però di un paio di tappe italiane: è la conferenza «Come leggo i miei libri» di Alberto Arbasino (Sala Petrassi ore 12), per l'occasione nei panni più del lettore che dello scrittore. Da non perdere l'intervento di Niccolò Ammaniti, (Sala Petrassi ore 19) che dialoga con Mario Sesti su un argomento – il rapporto tra cinema e letteratura – che conosce bene visti i successi degli adattamenti dei suoi romanzi «Io non ho paura» e «Come Dio comanda». Dal primo è tratto il film di Gabriele Salvatores: la storia di un gruppo di bambini che con le loro biciclette si avventurano tra i campi e, tra un terreno e l'altro, scovano un nascondiglio pieno di paura. Lo scrittore, classe '66, nel secondo volume - che pure al cinema ha sbancato i botteghini - racconta l'epopea di Cristiano, innamorato di Fabiana, che deve fare i conti con la triste realtà della sua casa: una madre fuggita via, un padre affezionato al bere. Ma i palati fini avranno ben da leccarsi i baffi in questa giornata di Primavera all'Auditorium: a insegnare come si scrive un libro di cucina ci saranno alle 12 al Teatro Studio Stefania Barzini, Don Pasta, Letizia Nucciotti, Allan Bay, Andrea Perin. Per i tomi inclini al catechismo tavola rotonda alle 19 a Teatro Studio con Annalisa Innocenti, Gaetano Lettieri, monsignor Andrea Lonardo e Ugo Sartorio. E non solo. Ci sarà spazio anche per farsi quattro risate all'Officina 1 dove, dalle 18 alle 19 si potrà trascorrere «Un'ora con... Vauro». Incontro firmato Piemme. Alle 15, Sala Petrassi, invito alla scrittura con «Come scrivere un romanzo d'amore». Intanto, tra le curiosità di questa edizione, i risultati di una ricerca su come e cosa leggono i ragazzi. Presentati l'altro giorno da Cristina Mussinelli e Federico Moccia in una tavola rotonda moderata da Giorgio Zacchini. Diciamo che la «distrazione» più importante alla lettura è fornita da internet: secondo la dott.ssa Mussinelli c'è stato rispetto allo scorso anno un aumento del 30% di persone collegate a Facebook. E, nonostante i ragazzi italiani siano la fascia di popolazione che legge di più (anche grazie a edizioni molto curate), le fonti di distrazione rimangono internet e la tv in camera. È forse per questo che - tranne sporadici casi - i ragazzi che leggono di più sono anche quelli che vanno meglio a scuola. Ma fare lo scrittore è o non è un mestiere facile? «Il lavoro dello scrittore - ha detto ieri Camilleri - È duro e ha bisogno, come per un pianista, di allenamento continuo e quotidiano. Ci sono pagine - ha continuato - che uno deve scrivere tre, quattro, cinque volte, anche se ormai si è rotto i cabasisi».

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