Hollywood è anche Italiano Due le statuette all'Italia
Hollywood non dimentica l'Italia, almeno quella dietro le quinte, lasciando a casa invece il regista Tornatore e il bel cast di «Baarìa». Due gli Oscar conquistati dagli italiani Mauro Fiore (direttore della fotografia di «Avatar») e Michael Giacchino (compositore delle musiche del cartoon «Up»), che ricevono congratulazioni anche dal presidente Napolitano e tengono alto l'orgoglio nazionale. «Un grande saluto all'Italia, un grande abbraccio. Viva l'Italia - ha detto domenica notte dal palco del Kodak Theatre di Los Angeles - Sapevo che i miei genitori e mia sorella da Marzi (Cosenza) mi stavano guardando. I miei hanno da poco compiuto i 50 anni di matrimonio ma aspettano che ritorni nel Bel Paese per festeggiare». Erano gli anni '70 quando i suoi si stabilirono a Chicago, dove il futuro premio Oscar frequentò il Columbia College incontrando Janus Kaminski (direttore della fotografia di Spielberg), che gli aprì la strada di Hollywood. Diverso il destino di Michael Giacchino, nato nel New Jersey 42 anni fa e «molto orgoglioso di aver ricevuto l'anno scorso la cittadinanza italiana dopo 5 anni di battaglie burocratiche. Sono italiano, di madre abruzzese e padre siciliano, e molto contento delle mie radici - ha aggiunto Giacchino - Non è un segreto che gli italiani, oltre a fare il miglior cibo del mondo, hanno anche composto magnifici brani musicali, mai creati da nessun altro». Giacchino, che ha rischiato di restare bloccato sul palco un paio di volte dalla commozione, ha composto anche le musiche delle serie tv «Alias» e «Lost», oltre a «Mission Impossible 3» e Star Trek» di J. J. Abrams.