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L'Opera di Roma brilla a Catania

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Edecco che uno spettacolo nato nella Capitale sbarca con soddisfazione al Teatro Massimo Bellini di Catania, bello nell'architettura quanto forte di ottimi orchestra e coro. Perciò ieri ha debuttato «Così fan tutte» del divino Mozart, una produzione dell'Opera andata in scena tre anni fa al Teatro Nazionale con la regia di Gianluigi Gelmetti. Il regista che segue la produzione di Catania, Maurizio Di Mattia, fu di Gelmetti assistente all'epoca del debutto romano ed è dirigente dell'Opera, così come lo sono lo scenografo Maurizio Varamo e la costumista Anna Biagiotti. Il protocollo d'intesa tra Opera e Bellini ha previsto un costo di noleggio dello spettacolo, che dunque frutta al di là delle rappresentazioni nella capitale. Del resto anche Roma ha ospitato produzioni del Bellini (Capuleti e Montecchi nel 2004, l'ultima). La serata siciliana è stata un trionfo, che segue peraltro l'acclamato allestimento di Elektra, del mese scorso. E il passaggio tra i toni forti dell'opera di Strauss e la lievità di Mozart non ha disorientato i raffinati melomani catanesi. Grazie a uno spettacolo tutto godibile sia per la parte musicale, affidata a uno cultore mozartiano come il direttore d'orchestra Hubert Soudant e a un cast di giovani e brillanti cantanti, sia appunto per l'allestimento. Ambientazione in una villa e scenario di età romana, commistione di costumi tra età classica e '700, continui ed efficaci cambi scena. Su tutto, la prova dell'orchestra, del coro e dei cantanti tra i quali spiccavano il Ferrando di Ricardo Mirabelli, la Fiordiligi di Maria Luigia. Repliche fino al 25 marzo. Un gemellaggio Roma-Catania da ripetere. Li. Lom.

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