Gf 10, Mauro Marin confessa: "Mi sono ispirato ai film di Pierino"
Chi l'avrebbe detto: Mauro, il salumiere di Castelfranco Veneto vincitore del Grande Fratello 10, cita Alberto Ronchey, il giornalista e scrittore appena scomparso, per riassumere la sua avventura nella Casa di Cinecittà: «Ronchey usava firmare "diverso parere" e questo io lo collego a me stesso. Nella Casa sono andato controcorrente, ho giocato il tutto per tutto. Erano tutti schierati contro di me, ma il loro gioco gli si è ritorto contro». Amatissimo dai fan e odiatissimo dai compagni, Mauro Marin ha vinto il Grande Fratello 10 con un vero e proprio plebiscito (l'80% delle preferenze). Il suo gioco «fuori dalle regole» ha funzionato alla perfezione. Entrato nella seconda settimana, ha provato a distruggere gli equilibri che si erano già costituiti tra i ragazzi, conquistando con le sue battute e provocazioni 400 mila fan su Facebook. Un diploma in ragioneria, ex cameriere, pizzaiolo fallito («bruciavo tutte le pizze») e imbianchino, da grande dice di voler fare «i salumi». I 250 mila euro del premio finale li userà per finire di pagare il salumificio di famiglia. Ai provini gli autori non avevano previsto che sarebbe diventato un personaggio. «Nulla era scritto - spiega il capo degli autori Andrea Palazzo -. Il carburante più forte del programma sono le storie, ma ai blocchi di partenza non sapevamo cosa sarebbe successo». Mauro, che un anno fa aveva fatto il casting per "Stranamore", fin dal primo provino aveva detto: «Vorrei vincere». Ci è riuscito, e ora si vanta perchè per la Gialappàs è «un intelligente mascherato da imbecille». Dice di essere «tollerante» anche se nella Casa ha provocato, fino all'esasperazione, i suoi compagni; di essere «sempre stato se stesso» ma anche un «giocatore. Mi sono ispirato ad Alvaro Vitali in "Pierino"», dice citando la famosa scena della «mela mela banana caffè». Sempre in bilico tra il burlone e il tormentato, di certo ha un'ossessione per le donne. Ci ha provato con quasi tutte, sbilanciandosi soprattutto con la "pescivendola" Veronica e la procace Sarah. Le quali poi si sono scelte reciprocamente dando spettacolo con i loro «baci profondi». Ma Mauro è stato anche quello che si è avvicinato di più a Gabriele, nato donna ma che si è sempre sentito un uomo: «Era l'unico con cui facevo discorsi seri. Ma nei reality la gente vuole divertirsi...». Anche dopo l'uscita dalla Casa, però, tra lui e gli altri tre finalisti, Giorgio, Cristina e Alberto, ancora scoccano scintille. «Sarei stato onorato di restare in finale con Alberto, che con me ha in comune valori come la lealtà e la correttezza», dice Giorgio, che con il vincitore condivide solo l'origine veneta. «Ringrazio Dio che non tutti gli italiani si sentono rappresentati dal Grande Fratello», sentenzia Alberto, bello, casto e cattolico praticante che, grazie al Gf ha incontrato l'amore, Mara («Se Dio vuole la sposo», rivela). A suo avviso, Mauro «si è comportato male un sacco di volte, giocando sul dolore delle persone». Poi però, coerente con il suo credo, assicura: «Non ho nessun rancore». E Cristina? La maestra d'asilo orgogliosa del suo sovrappeso non si schiera, limitandosi a dire: «Mi hanno dato dell'anonima, forse perchè non rispecchio i canoni televisivi». Ma la sua rivincita l'ha avuta: è stata l'unica donna ad arrivare in finale, sbaragliando a sorpresa persino Veronica, la pantera 'de noantrì e Sarah, ex coniglietta di Playboy.