«Gaia scienza», Tozzi va a L'Aquila
MarioTozzi, quali sono le novità di questa edizione? «Dunque, forse la più importante è che io vado in esterna per fare servizi. Ogni puntata contiene un mio reportage. Cominciamo con il terremoto dell'Aquila, poi andremo sul Vesuvio, nelle cave di marmo delle Alpi, nelle isole Canarie». Quali esperimenti effettuerete nella prima puntata? «Il più divertente è il pianoforte umano. Una pianista "suonerà i corpi" di persone collegate tra loro con meccanismi elettrici collegati a una macchina, che produce suoni». E il pubblico? «Per la maggior parte sarà composto da studenti precari, dottorandi, persone che hanno avuto a che fare con la scienza e l'università, solitamente quella di Roma» Il Trio Medusa? «Ah bè il trio è protagonista insieme a me, sono in apparenza la parte meno preparata perché non sono scienziati ma interpretano un po' il ruolo del pubblico: loro sono sperimentatori acrobatici».