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Tiberia de Matteis Per gli appassionati di un teatro che diverte, intrattiene e fa sognare sono molte le proposte che debuttano martedì nella Capitale.

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Un'altrasolista è Anna Mazzamauro che ha deciso di fondere un capolavoro di Gogol con una libera interpretazione dell'universo del Bardo in "Diario di un pazzo... che amava Shakespeare", al Ghione fino al 21 marzo con regia di Livio Galassi. La storia di un impiegato frustrato che si sdoppia e si decompone fino a sublimarsi in un altro da se stesso diviene la traccia per indagare quanto possa essere folle inseguire i propri desideri. A descrivere i personaggi in base ai profumi è la delicata vicenda di "Secondo me", scritto da Adriano Bennicelli e Michele La Ginestra, che la interpreta anche, all'Italia fino al 28 marzo, con Corinne Bonuglia, Sergio Fiorentini ed Emanuel Caserio per la regia di Augusto Fornari. C'è Sergio, un falegname che odora del legno con cui quotidianamente si confronta, sua moglie Cristina che ha la fragranza del pane, Giuseppe, un maestro di artigianato che conserva addosso l'acre aroma del Vinavil. La rassicurante ripetizione della vita di tutti i giorni è vivacizzata da lampi di intensa emotività. È graditissimo poi il ritorno di un piccolo capolavoro come "Muratori" di Edoardo Erba, diventato ormai un cult nazionale con più di cinque anni di repliche, in cui si è formato e consolidato il binomio esilarante composto da Nicola Pistoia e Paolo Triestino, ormai trasformato praticamente in una ditta affiatata e di sicuro successo. Il lavoro si replica fino al 21 marzo al neonato Teatro Roma mettendo in gioco a difesa dell'eternità della comunicazione scenica due muratori romani alle prese con la costruzione di un muro che chiuderà il palco di un teatro in disuso per dare spazio al limitrofo supermercato. Una magnifica e inattesa epifania femminile aiuterà a comprendere il senso della rappresentazione nel mondo attuale. Infine, la periferia romana degli anni Ottanta è protagonista di "Ladri di galline... praticamente polli" di Stefano Fabrizi e Giuliano Rinaldi che coinvolge Andrea Perroni, Riccardo Graziosi, Lallo Circosta, Giusy Ricchizzi e Dario Tucci nelle avventure di una gang improvvisata alla vigilia di un presunto salto di qualità.

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