Balla, quel genio che inventò tutti i colori del futurismo
Giuntoin questa casa nel 1929, dopo aver abitato ai Parioli e a Valle Giulia, Balla vi rimase fino alla morte, nel 1958, confermandosi come il più sensibile pittore italiano della luce e del colore. E proprio sul colore, oltre che sul rapporto strettissimo che ha legato il grande futurista a Roma, si fonda la mostra di altissima qualità presentata nelle sale della Galleria Fabrizio Russo, in via Alibert 20, intitolata «Giacomo Balla, pittura dinamica=simultaneità delle forze» e curata da Elena Gigli. Vi sono esposti una ventina di capolavori realizzati fra l'inizio degli anni Dieci e la fine dei Venti, nella fase più esplosivamente coloristica dell'intero percorso di Balla. E idealmente il cuore della mostra è il «Manifesto del Colore» pubblicato dal geniale futurista nel 1918 in occasione di una sua mostra nella mitica galleria Bragaglia. Così, la pittura «giocondissima, audace, aerea, elettricamente lavata di bianco, dinamica» proclamata nel manifesto si rispecchia perfettamente nelle opere esposte. Per la sua importanza degna di un museo spicca la «Compenetrazione iridescente n.15» (1912 circa), caratterizzata da dimensioni non comuni per quadri del genere (cm.95x72) e da una valutazione che tocca il milione di euro. In quest'opera, ma anche in «Forze estive» (1918 circa), «Balfiore: Rose» (1927 circa) o in «Ricerca luce ideale n.52» e in «Specchio d'acqua n.35» (1929 circa), si rivela pienamente tutta la raffinata sensibilità coloristica di Balla e la sua assidua, amorevole contemplazione della natura e degli alberi in particolare, nel contesto di un'osservazione analitica della luce intesa come manifestazione dell'energia vitale del mondo. Così la natura, in queste opere astratte, non è mai rappresentata mimeticamente ma evocata nel suo divenire formativo con una strategia che fonde una atteggiamento quasi scientifico e una disposizione sensuale, mediterranea e spesso felicemente giocosa. I quadri di Balla mettono il buonumore e suscitano uno stupore ed una meraviglia quasi infantili, come solo un grande artista riesce a fare.