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Sette anni dopo «Il fasciocomunista», da cui è stato tratto il film «Mio fratello è figlio unico», ecco «Canale Mussolini» (Mondadori, pag.

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Lasaga familiare semiautobiografica si svolge sul canale che è l'asse portante della bonifica delle paludi pontine dove sorse, prima come semplice borgo di servizio, poi come Comune, Littoria. L'idea di realizzare una Città nuova fu di Valentino Orsolini Cencelli. Se ne convinse il Duce che incaricò di sviluppare il progetto all'architetto Oriolo Frezzotti. Nei poderi lungo gli argini del «Canale Mussolini» si svolge l'appassionante saga della famiglia Peruzzi: tre generazioni di braccianti che con accanimento si battono anche contro un destino avverso. Antonio Pennacchi racconta un passato epico locale osservando i personaggi con uno sguardo lucido, a volte ironico, ma spesso anche carico di "pietas" e di commozione. Altro tributo alla sua terra, la copertina del libro con un particolare della «Redenzione dell'Agro pontino» opera di Duilio Cambellotti.

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