Ex ballerino di Amici arrestato per stupro
Flessuoso come un giunco, il petto nudo e glabro, lo sguardo limpido, un volto angelico incorniciato dai riccioli bruni. È Catello, il classico bravo ragazzo. Meglio conosciuto come Lello Miotto uno «tra i ballerini più bravi di Amici 3». Ancora gira su You Tube un video targato 2003, con lo strepitoso assolo di «Matrix» coreografia di Steve La Chance, che fu il suo cavallo di battaglia. Lello è una molla: salta, piroetta, è sicuro di sè, non si risparmia. È già protagonista sull'arena di «Amici», l'ideale trampolino di lancio per chi ha grinta e tutte le carte in regola per sfondare. Per Miotto, invece, i sogni da «Fame» s'interrompono qui. Spente le luci della ribalta, il giovane napoletano rientra velocemente nel cono d'ombra. «Che fine ha fatto Lello?» si chiedono, ogni tanto, nei forum e nelle chat, i fedelissimi della scuola dei "Saremo famosi". Qualcuno lo avvista come barista nell'hinterland napoletano, poi arriva la notizia: «Sto a Bagnaia, provincia di Viterbo, ho una scuola di ballo. Venite». Resta tutto così, almeno fino all'altro ieri. Perché da ieri Catello Miotto, 25 anni, si trova nel carcere viterbese di Mammagialla. Lello è stato arrestato dai Carabinieri di Bagnaia con l'accusa di aver stuprato l'ex moglie di un suo caro amico (che è anche suo vicino di casa). La violenza si è consumata la notte precedente al culmine di una serata balorda trascorsa insieme all'amico da un locale all'altro bevendo una notevole quantità di alcol. All'ennesima discoteca, un buttafuori ha impedito all'accesso a Miotto, visibilmente ubriaco. «Torno a casa» ha detto allora Lello all'amico che è rimasto. Invece giunto a Bagnaia, anzichè salire a casa sua si è fermato al piano sottostante, dove abita l'amico: nell'appartamento c'era l'ex moglie di lui, 33 anni, viterbese rimasta ad accudire la figlioletta di 6 anni. Ha bussato e la donna lo ha fatto entrare. Si sono messi a chiaccherare degli eventi della sera, Lello si è lamentato del buttafuori, lei lo ha consolato, poi è scattato il raptus. Secondo la testimonianza della donna Lello, in preda ai fumi dell'alcol, ha tentato un approccio sessuale: «Dammi un bacio». Lei si è negata e lui l'ha aggredita. Con i tratti dell'ex viso d'angelo alterati e una forza bruta nelle braccia, l'ha afferrato, trascinata in camera da letto, nella stanza vicino a quella dove dormiva la bambina, e infine scaraventata sul letto. Infoiato, ha cominciato a strapparle gli abiti di dosso: lei si è difesa come ha potuto, colpendolo e graffiandolo. Non poteva gridare né chiedere aiuto, perché avrebbe svegliato la piccola. È riuscita, comunque, a fargli male: i carabinieri gli hanno riscontrato ferite sul collo. Mentre la stava stuprando è arrivato l'ex marito che lo ha visto chino su lei che si divincolava. L'uomo ha sollevato di peso Miotto e ha cominciato a picchiarlo, fino a farlo cadere sul pavimento. Poi ha chiamato i carabinieri. La donna, in stato di choc, è stata trasportata all'ospedale cittadino, dove una visita medica ha confermato la violenza sessuale subita: avrebbe subito lesioni alle parti intime. Anche Catello è stato sottoposto ad accertamenti. Gli sarebbe stata riscontrata la lacerazione del prepuzio, oltre a i graffi sul collo, che gli avrebbe procurato la donna. I carabinieri hanno, pure, prelevato altre tracce di sangue nella stanza. Per ora Lello, il «cigno» di Amici, resta in cella, a disposizione dell'autorità giudiziaria.