Giudicata da Variety la star dal seno cinematografico più bello (non ritoccato), l'attrice premio Oscar Susan Sarandon è sbarcata ieri mattina all'aeroporto di Fiumicino da New York.
L'iniziativacurata da Antonio Monda e Mario Sesti, realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma, porta registi e attori statunitensi a confrontarsi direttamente con il pubblico, mostrando sequenze di film che li hanno resi famosi in tutto il mondo. La diva, che alloggia all'Aldrovandi con un'amica, adora la cioccolata fondente ed è appassionata di danza del ventre, dopo un breve relax, ieri è andata a fare shopping per le vie del centro capitolino. Solo un paio d'ore. per poi catapultarsi nello studio del programma «Sciock», con Luca Barbareschi, a dire la sua sul tema di cosa oggi sia «giusto» e «ingiusto». La Sarandon, dopo 5 nomination, si è aggiudicata il Premio Oscar (1996) per «Dead man walking» (Condannato a morte) come migliore interpretazione nel ruolo di suor Helen Prejean, che segue gli ultimi giorni di vita di un condannato a morte. Oggi l'attrice ha invece passeggiato per Roma, ammirando gli aspetti non convenzionali della Capitale che conosce molto bene e domani è attesa al MAXXI. Stasera, invece, l'incontro con il pubblico (alle 21) all'Auditorium Parco della Musica. Nella top list delle sequenze dei film proposti, «The rocky horror picture show» e «Shall we dance» con Richard Gere, che metteranno in risalto le capacità di canto e ballo della diva. Ma la sua sensualità emergerà in «Pretty Baby» e in «Atlantic city». «La sequenza in cui lei si sparge del limone sui seni con un'aria d'opera di sottofondo, mentre Lancaster la spia in un atto voyeuristico, è una delle immagini che più mi sono rimaste impresse», ha confessato Mario Sesti, ricordando la personalità libera e anticonformista della diva. È di pochi mesi fa l'annuncio della separazione, avvenuta dopo 23 anni, tra Sarandon e l'attore Tim Robbins, di 12 anni più giovane di lei. Stessa differenza d'età tra tra Susan e il suo ex compagno, il regista romano Franco Amurri, con cui ha una figlia, Eva, mentre sono due i figli, Jack e Miles, avuti da Robbins. «Non mi voglio sposare perché non voglio essere data per scontata né prendere nessuno per scontato», ha detto l'attrice, che ora frequenta a New York un ragazzo di 31 anni con il quale condivide la passione per il ping pong. Tra le altre sequenze dei film mostrati al pubblico, impossibile non inserire quelle de «Il cliente» e di «Thelma & Louise». In attesa di lavorare sul set diretta da Oliver Stone, Susan è in questi giorni nelle sale con «Amabili resti» di Peter Jackson nei panni di Lynn, nonna politically incorrect che beve, fuma e spinge la nipotina a divertirsi con i ragazzi. «Hollywood non ti perdona il fatto d'invecchiare e ingrassare. Non ho fatto ancora ricorso al bisturi, non mi piace quando i chirurghi trasformano una donna in uno strano individuo con labbra e tette enormi», ha dichiarato la star 64enne.