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«Accademie (straniere) svelate», un successo di pubblico da 1.200 persone in quattro dì fino a oggi, ultimo giorno per le visite: chiuse ormai da tempo le prenotazioni.

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Unmodo come un altro per scoprire i tesori - normalmente nascosti agli occhi dei più - che offre la nostra città. Un viaggio tra le meraviglie di Villa Massimo sede dell'accademia tedesca e quelle di Palazzo Falconieri, sede dell'accademia d'Ungheria. Un'esperienza che, visto il successo e realizzata grazie alla collaborazione tra la Provincia di Roma e la Regione, in futuro verrà riproposta in modalità migliori: viste le prenotazioni della prima edizione, probabilmente la seconda sarà organizzata anziché in quattro giorni, in una settimana-dieci giorni. «Si tratta di un'idea semplice ma suggestiva con una caratteristica straordinaria: le accademie disvelano se stesse e le loro tradizioni - ha spiegato Giulia Rodano, assessore alla Cultura della Regione Lazio - questi istituti sono depositari di uno straordinario patrimonio fatto di archivi e competenze che rappresentano, per la nostra Regione, una straordinaria ricchezza». E tutti coloro che non hanno potuto prendere parte all'iniziativa? Niente paura perché alcune di queste accademie, tutto l'anno, offrono assai di più di una visita guidata: sono aperte al pubblico per mostre, convegni, iniziative culturali. Il che rientra anche all'interno del progetto Calliope del Comune di Roma che ha, nelle intenzioni, quella di unire in una rete comune le accademie per far sì che siano meglio fruibili dal pubblico. L'Accademia di Francia nella splendida sede di Villa Medici a Trinità dei Monti ha le sue visite guidate e le sue esposizioni come quella di Beatrice Caracciolo, che rimarrà aperta fino al 14 marzo. Dopodiché lascerà il passo a un omaggio a Maurice Pialat, con il programma integrale dei suoi film che saranno proiettati dal 5 al 14 marzo. Quasi contemporaneamente, dal 4 al 6 marzo, ci sarà la possibilità di partecipare al convegno organizzato da Marc Bayard, Émilie Beck e Aude Henry-Gobet dal titolo «Palazzo Mancini. L'accademia di Francia a Roma nel XVIII secolo». A metà del 2010 l'accademia d'Egitto in via Omero (ora in ristrutturazione) ospiterà un museo di arte egizia antica, con una cinquantina di reperti originali dal Museo del Cairo. L'accademia di Ungheria (nel cuore della città, in via Giulia), sarà ben lieta di svelare i propri segreti agli appassionati di danza (Info: 06/6889671). Per la loggia del Borromini telefonare allo 06/68896737. L'accademia tedesca poi organizza annualmente più di 30 manifestazioni, presentandole di regola ad una cerchia di ospiti invitati. Aperte al pubblico sono tra l'altro le mostre, a giugno la Festa dell'Estate di Villa Massimo con il "Viale degli artisti", a novembre la presentazione dei lavori dei borsisti (Info: 06/4425931). Se l'accademia di Spagna in piazza San Pietro in Montorio 3 al Gianicolo, apre solo ai borsisti e a una stretta cerchia di studiosi, non fa altrettanto l'accademia belgica, che dà il proprio appuntamento - conclusosi oggi il seminario sull'architettura romana - al 22 marzo, quando alle ore 17 si svolgerà la conferenza dal titolo «Astérix chez les Belges».

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