Bocelli superdivo
Come Toscanini, Caruso e meglio di Big Luciano. Los Angeles sceglie Andrea Bocelli per un tribute finora toccato solo a sette italiani. Martedì prossimo per il tenore di «Con te partirò» («Time to say goodbye» nella gettonata versione inglese) verrà scoperta una «stella» sulla Walk of Fame, la strada più glamour della mecca del cinema. Prima di lui, i paisà omaggiati con lo stesso escamotage sono stati, oltre a Toscanini e Caruso, Anna Magnani, Bernardo Bertolucci, Sophia Loren e Rodolfo Valentino. Pavarotti no, si diceva. Nonostante il tenore di Modena sia l'italiano del secondo '900 più famoso del mondo, quello che poi, dopo Zucchero, ha lanciato Bocelli. Il perché della hollywoodiana scelta non è tanto oscuro: il cantante nato nella fattoria toscana sa essere molto americano. Passa a Los Angeles parecchi mesi all'anno, molto più che nel paradiso fiscale di Montecarlo, per il quale, come Vale Rossi, ha avuto noie con l'erario. Invece Big Luciano, che pure a New York aveva casa e una società ora passata alla seconda moglie, non restava abbastanza Oltreoceano. La legge dell'appartenenza al mondo yankee ha dunque premiato Bocelli come i suoi predecessori. La Magnani fu la prima italiana a vincere l'Oscar con «La rosa tatuata», scritto per lei da Tennessee Williams e interpretato con Burt Lancaster. Rudy e la Loren sono miti a stelle e strisce. Caruso, la «voce» anche delle schiere di emigrati. Bertolucci ha incassato nove Oscar con L'Ultimo Imperatore. Dunque, Bocelli. Che nella terra di chi non molla, e sogna comunque di farcela, è l'icona di uno che sfonda nonostante cominci a correre svantaggiato. A consolidare di recente la sua fama - oltre ai dischi di platino, ai Grammy, al sostegno degli italoamericani - l'incisione del classico di Simon & Garfunkel, «Bridge over trouble water», con Mary J. Blige e la collaborazione con Zemeckis nel kolossal «A Christmas Carol», nel quale firma la canzone d'epilogo. Eccolo, allora, l'idolo Bocelli di bianco vestito: perfetto per gli States. L'attesa della cerimonia del 2 marzo è scandita dallo scorrere dei secondi nel suo nuovo sito ufficiale. Che diventerà attivo proprio martedì, quando il tenore sarà il divo della città degli angeli.