Merlino: «Economia, che passione»
Adarricchire la serata una vignetta di Altan e un'inchiesta sul territorio. Myrta Merlino, gli ingredienti del suo programma? «Che si possa parlare di economia in maniera accessibile a tutti. Spiegando che l'economia non è solo appannaggio degli studiosi ma che è una forza che muove la nostra vita. Tutti i talk-show parlano di politica, nessuno è coraggioso come noi, eppure la nostra vita è regolata dall'economia. È un po' come una tigre che o la cavalchi o ti mangia». E i «bamboccioni» del ministro Brunetta? «Con Brunetta siamo partiti dal tema della corruzione, un grande fenomeno economico, oltre che un problema etico, visto che ne paghiamo le conseguenze tutti quanti. Brunetta è un grande provocatore, però quello che dice è sacrosanto: un Paese che si occupa dei garantiti (pensionati) e non dei giovani non scommette sul futuro». Un consiglio per i risparmiatori? «Prudenza. Comprare titoli di Stato... Mantenere il capitale. Il Nobel Mundell ha detto che il Paese più a rischio dopo la Grecia è l'Italia, che è senza riforme». La prossima intervista? «A Guglielmo Epifani, perché il 5 febbraio si deciderà il destino di tanti lavoratori». Trasmissione preferita. «Diciamo che detesto le risse. In un'epoca in cui c'è un'overdose di informazione i programmi devono fornire la chiave di lettura adatta».