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Insegno: Roma è bella così

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Pino Insegno e Sabina Ferilli

Ferilli: cambiamo la città

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Un lungo weekend tra televisione e commedia all'italiana, con protagonista Pino Insegno che torna a ruggire sul piccolo e grande schermo. A cominciare da stasera, con lo show di Raiuno «Insegnami a sognare» (alle 21) con un inedito Claudio Baglioni e Massimo Ranieri guest star della serata. Oltre a molti volti noti della tv: da Minnie Minoprio a Valeria Fabrizi passando per Giancarlo Magalli e tanti altri. Ma la vera novità saranno gli effetti speciali, grazie ai quali Insegno duetterà con Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Gino Bramieri, Vittorio Gassman e i grandi protagonisti del varietà con cui si può ancora ridere di cuore. E domani l'attore sbarcherà al cinema con «Alta infedeltà», film diretto dal fratello Claudio. Insegno, ancora una volta le corna diventano un pretesto per ridere? «Ci siamo ispirati alle commedie anni '60 sul modello di Matthau e Lemmon. Il mio personaggio è un marito infedele che si ritrova la fidanzata, ignara di stare con un uomo sposato, nella villetta di fronte alla sua. Per farsi aiutare coinvolge l'amico (Claudio Insegno) e una serie di strambi personaggi, interpretati da Biagio Izzo, Maurizio Casagrande, Marco Messeri, e tanti altri, oltre ai camei di Sandra Milo e Eva Robbins».   I romani tradiscono più degli altri? «No, ma lo fanno con più fantasia: sono più brillanti e strafottenti di quelli del nord». Da romano cosa le piacerebbe cambiare della sua città? «Roma è bella così, complice e puttana. Un posto dove puoi fumare una sigaretta al Colosseo o su un sasso di tremila anni senza che nessuno dica nulla. Il traffico fa parte delle grandi metropoli, servirebbero solo più garage, più linee della metro e maggiori corsie sul raccordo. Insomma, migliori infrastrutture. Per il resto è meravigliosa così, con quel senso di libertà e di poesia invivibile in nessun'altra città. Sì, certo dovremmo essere più puliti, ma soprattutto per non permettere agli stranieri di sporcare il nostro territorio e di pensare che sono arrivati in un posto bellissimo dove tutto è concesso loro». Presto la vedremo anche in un ruolo drammatico? «A maggio tornerò al cinema con "Dalla vita in poi" di Lazotti, dove interpreto un capo delle guardie che rende la vita impossibile a un detenuto (Filippo Nigro), sposato con una paraplegica, interpretata da Cristiana Capotondi. Apparirò calvo e con il labbro leporino. Dopo tanti film in cui ho doppiato grandi attori drammatici, da Denzel Washington a Viggo Mortensen, Matt Dillon e altri, ora mi prendo la rivincita. Fare il cattivo è più facile e divertente che fare il buono. Poi, con mio fratello Claudio gireremo a giugno la prima commedia comica in 3D, divisa in generi, dal porno al western». E gli effetti speciali in tv come li ha programmati nello show di stasera? «Ballerò il Tuca Tuca con la Carrà interrotto da Sordi o da Gassman. L'incontro tra presente e passato è costruito da effetti speciali ma anche da tanta serenità: per me il varietà non è mai morto e cerco di far riassaporare le cose migliori da un altro punto di vista. Poi, c'è l'emozione di tornare in Rai dopo 13 anni di Mediaset. A marzo condurrò anche "Ciak si canta"». Meglio essere traditi o tradire? «Essere traditi, perché poi ricevi un sacco di coccole».  

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