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Il principe si ribella: "Allora fatemi fare il Re"

Emanuele Filiberto sul palco del Teatro Ariston, durante la serata finale della 60ma edizione del Festival di Sanremo

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«Avete ragione al cento per cento, ma allora fatemi fare l'unica cosa che rimane: il Re». Il principe Emanuele Filiberto ci scherza su e il suo dopo Sanremo è quasi più divertente del Festival stesso. Verrebbe quasi da parafrasare Gian Pieretti: «Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre...». Insomma se canta, balla o si dà alla politica, il principe non va mai bene. Di certo non va bene per vincere il Festival. Fischiatissimo fin dalla prima serata, il trio formato anche da Pupo e dal tenore Luca Canonici è stato il bersaglio privilegiato di critiche e contestazioni. Ma si sa che chi disprezza compra. E alla fine, dopo il ripescaggio, «Italia amore mio» ha addirittura rischiato di vincere la kermesse. Alle 23 e 12 di sabato 20, il trio era in testa al televoto con 212.482 voti, pari al 32,95% di tutte le preferenze espresse. In poco meno di un'ora, tra le 23,39 e le 00,32 il risultato si è capovolto. Nel rush finale Valerio Scanu è stato televotato da altre 96.517 persone, ottenendo così il 37,01% del totale. A Pupo e al principe andavano soltano 1.384 voti in più. «Sono i numeri esatti dell'ultima sera ma con una piccola imprecisione - ha specificato il direttore di Raiuno - Non è chiaro infatti che all'inizio della finalissima i voti si sono azzerati e da quel momento hanno votato 636.000 teleutenti, 660.000 hanno invece votato nella prima parte». Se «Striscia la notizia» denuncia possibili compravendite di call-center riferite a Sanremo 2009, il management di Pupo risponde per le rime. «La signora Brina Scala ha dichiarato il falso quando ha riferito di aver ricevuto lo scorso anno una richiesta da Pupo di mettere a sua disposizione il proprio call center affinché operasse votazioni per proprio conto al fine di condizionare il piazzamento nella graduatoria e di non avere definito l'accordo per ragioni economiche». Il tg satirico di Canale 5 è tornato sull'argomento anche ieri, con tanto di tapiro d'oro consegnato alla Clerici. La presentatrice dei record cerca di gettare acqua sul fuoco. «In teoria non sarebbe possibile manipolare il televoto - dice la Clerici - Dopo cinque chiamate c'è il blocco. Ma se così fosse, non vale solo per Sanremo». E a chi le fa notare che il numero del televoto di Sanremo era uguale a quello de "I Raccomandati" risponde: «Non lo sapevo. Il televoto ha un numero di telefono valido per tutti. Comunque non hanno vinto, quindi non è servito a tanto». Fatto sta che, qualche giorno prima del Festival, Scanu aveva già dato appuntamento ad «Amici» al sabato della finalissima. Se Enzo Iacchetti non ha dubbi e pensa che «il voto del Festival è truccato», il direttore di Raiuno Mazza spiega che «il televoto assicura a Sanremo un ascolto attivo» ma visto che il voto dell'orchestra non ha lo stesso peso di quello del televoto «forse bisogna trovare un 50% effettivo che bilanci». Tra accuse di plagio e Malika Ayane prima in classifica, già si pensa al 2011 con Carlo Conti conduttore in pole position.  

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