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Attore regista scrittore, chi è Giuseppe Caruso in arte Pino? Un uomo come tanti altri che ha deciso da sempre di dedicarsi al teatro.

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Mapoi è andata come è andata Cioè... Benissimo. Lo spettacolo è parte integrante della mia vita. Da Palermo sono andato a Roma e a Milano. Non avevo conoscenze ho fatto la fame. E proprio per questo forse ho scoperto in me una vena comica. Cos'è l'umorismo? L'unica cosa seria della vita ed il momento più alto di un popolo. Chi non sa ridere non è una persona seria. Siciliano di Palermo convinto? Convintissimo. Genitori palermitani. Mio papà aveva una merceria per sarti mia mamma una bravissima casalinga. Ho anche una sorella che non ha deciso di entrare nel mondo dello spettacolo. Non ha frequentato le scuole, perché? Da cinque a dieci anni solo le scuole elementari. La cultura costa, l'ignoranza è gratis, ed io non mi sono lasciato sfuggire questa occasione. Una famiglia povera quasi ai limiti dell'indigenza. Comunque abbiamo sempre vissuto con tanta dignità. Anche scrittore, una scelta? Ho pubblicato molti libri. Mi piace scrivere. Amo gli aforismi, ne ho inventati davvero tanti, massime e pensieri molto personali. E ovviamente ho scritto anche poesie raccolte in un libro. Sposato da sempre? Da oltre trent'anni, la mia dolce Maria Luisa. Ci siamo conosciuti nel '65. Era venuta a teatro a vedere un mio spettacolo fu amore a prima vista, una lunga storia d'amore. Aveva già un figlio quando ci siamo conosciuti, e Francesco aveva anche un padre anche se assente. Mi sono sentito padre quando in un tema ha scritto mio padre fa l'attore. Ho capito che era per me nata una nuova condizione, quella di padre. È tollerante? Sì, quasi sempre. Egocentrico? Come quasi tutti gli attori egocentrico, ma non egoista. Equilibrato? L'equilibrio l'inseguo giorno dopo giorno. Ambizioso? Troppo ambizioso per non darmi alla testa.

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