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«Altro che manager, nel 2013 scendo in campo con il Pdl»

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Magariqualcuno poteva essersene dimenticato: così Lele Mora rafforza il concetto: «Anzi, la mia passione per il Duce mi ha spinto ad acquistare in Svizzera, e a caro prezzo, tre dei diari segreti del Duce, ognuno dedicato a un anno del suo governo. Altri due ne possiede Marcello Dell'Utri». Arrivato all'Ariston per accompagnare Nilla Pizzi che «all'idea di salire di nuovo su quel palco si sente tesa ed emozionata come una ragazzina», spiega, Mora si lancia nel futuro: ma quale manager degli artisti, lui punta direttamente a Palazzo Madama. «Fra tre anni mi candido senatore per il Pdl. Sono un berlusconiano di ferro: e non capisco perché in questo Paese ci sia qualcuno che voglia buttare giù il premier a suon di presunti scandali quando tutto ciò che si dovrebbe fare è lasciarlo lavorare». Mora pensa al proprio ritrattino al veleno nel film "Videocracy": «Ma Sgarbi mi ha rassicurato dicendomi che in confronto ad altri personaggi attaccati dal regista io faccio la figura di Don Bosco». Ste. Man.

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