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«Lourdes», il miracolo di Jessica Hausner

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Iltema era il miracolo, la cornice (ricostruita a Roma nella Basilica di San Paolo) era Loreto dove confluiva un gruppo di pellegrini per chiedere alla Madonna la guarigione. Con una trovata alla fine: una guarigione si verificava, ma in favore di una estranea al gruppo tenuto in primo piano. Adesso, con l'occasione della festività della B. Vergine di Lourdes, esce nelle nostre sale questo film austriaco, firmato da una regista varie volte incontrata nei festival, Jessica Hausner, che come cornice, il titolo lo dichiara, ha proprio Lourdes e, come fatto, un miracolo. In favore questa volta della protagonista a differenza de "La Porta del Cielo", una ragazza su una sedia a rotelle. Senza però nessun pietismo ed anzi, di sfondo, lasciando spazi a dubbi e interrogativi sul mistero dei miracoli e sui motivi perché accadono a questo piuttosto che a quello. Naturalmente senza potervi rispondere. Il film queste risposte comunque non le cerca, documenta invece, dal di dentro, un pellegrinaggio a Lourdes, con la benemerita assistenza dei volontari e delle volontarie dell'Ordine di Malta, e con tutta una galleria di malati che, spesso con animo diverso, prendono parte ai vari momenti rituali di quella loro permanenza ai margini della Grotta. Il miracolo, quando si verifica, rallegra l'animo della protagonista, pur invidiata egoisticamente da qualcuno, ma, anche se risulta evidente, è lasciato un po' in sospeso, quasi possa trattarsi di un miglioramento temporaneo... Questa documentazione in diretta, queste volute incertezze nell'ultima parte sono realizzate da Jessica Hausner con stile limpido e asciutto, tra immagini realistiche ma dai segni mai insistiti, secondo ritmi così raccolti e fortemente meditati che potrebbero definirsi addirittura interiori (e segreti). Mentre i personaggi, quelli centrali e il coro attorno, sono seguiti da vicino in ogni loro momento, in ogni loro reazione, per far sentire sempre l'autentico, anche quando, in certi risvolti, si insegue una verità che non si trova. La protagonista è l'attrice francese Sylvie Testud. All'insegna della semplicità più assoluta.

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