L'arte contemporanea è giovane

GabrieleSimongini «Il Macro è la casa della curiosità – dice Luca Massimo Barbero, direttore del museo d'arte contemporanea articolato nelle due sedi di via Reggio Emilia e del Mattatoio - e quindi anche dei giovani, con tutta la loro energia. È il luogo dove far incontrare mondi diversi». E in effetti nel giro di pochi mesi Barbero ha dato una formidabile sterzata al Macro: lo ha fatto uscire dal solito giro degli impettiti addetti ai lavori per trasformarlo in un laboratorio di produzione di eventi graditi ai giovani che ora invadono in massa ogni inaugurazione. Basta pensare ai martedì sera di luglio con i video-drink, che hanno unito la proiezione di video d'arte contemporanea a piacevoli cocktail e che hanno richiamato circa 5800 giovani entusiasti. Oppure al ciclo di rapide mostre intitolate «Roommates-Coinquilini» che ogni volta fanno dividere la stessa sala a due giovani artisti emergenti scelti da curatori altrettanto giovani, un po' come fanno gli studenti universitari fuori sede quando si dividono la camera in affitto per risparmiare. Però Barbero non si perde nell'inseguimento fine a se stesso delle mode e propone anche delle riscoperte che indicano ai giovani i punti di riferimento storico del contemporaneo, come la bellissima mostra dedicata agli Incontri Internazionali d'Arte di Graziella Lonardi Buontempo. Né vanno dimenticate le frizzanti rassegne internazionali presentate al Macro Mattatoio con le ultime tendenze del pop-surrealismo americano, magari un po' kitsch ma straordinariamente vicino ai gusti di giovani cresciuti a suon di videoclip, social network, pubblicità tambureggiante e via discorrendo. E così, dice ancora Barbero con la sua visionaria ironia, «nel Macro Future sarà possibile viaggiare senza spostarsi». Infine, ieri mattina è stata presentata una nuova forma di collaborazione rivolta ai giovani artisti che unirà Macro, Associazione Civita e Fondazione Pastificio Cerere. È nato infatti il progetto «6ARTISTA», sostenuto anche dalla società Allianz, che premierà due artisti di età compresa fra i 22 e i 28 anni con sei mesi di residenza formativa nel Pastificio Cerere, in via degli Ausoni. Qui da almeno trent'anni si è formata spontaneamente una comunità d'artisti di grande talento, fra cui quelli, notissimi, accomunati dalla definizione di «Scuola di San Lorenzo». Al termine di una formazione ben degna delle botteghe rinascimentali, gli artisti premiati (quest'anno sono Riccardo Benassi e Tomaso De Luca) esporranno i loro lavori proprio nelle sale del Macro.