L'ultimo mistero
Èuno dei dipinti più famosi del mondo: milioni di persone ogni anno si accalcano per ammirarlo al Louvre. Ora «Sant'Anna, la Vergine e Gesù bambino», di Leonardo da Vinci, sta letteralmente cadendo a pezzi. Non nascondono la gravità della situazione gli esperti del museo parigino. Il quadro «non si trova in buone condizioni - ha annunciato allarmato Vincente Pomerade, direttore del dipartimento di pittura - lo strato pittorico si è decolorato e sono apparsi dei punti gialli che hanno fatto assumere ad alcune parti un aspetto a "macchia di leopardo"». Non solo è necessario «recuperare i colori originali, ma ne va della stessa sopravvivenza dell'opera». Il quadro, realizzato ad olio su una tavola in legno di un metro e 68 per 112 centimetri, venne dipinto dal genio del Rinascimento mentre soggiornava alla corte di Francia. Il dipinto ebbe una vita avventurosa, fu perduto e ritrovato e, all'inizio dell'Ottocento, fu consegnato al Louvre, dove ha un posto d'onore nella Galleria degli italiani, la più visitata. Tra i milioni di persone che l'hanno ammirato anche il padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, che era convinto di aver individuato una serie di «messaggi segreti», che svelano elementi e caratteristiche della personalità leonardesca. Sotto accusa, per il pessimo stato in cui versa il quadro, la cosiddetta «vernice Muzi», una tempera molto usata al Louvre, e non solo, negli anni Sessanta. Uno studio del 2008 ha rilevato diversi ritocchi. L'ispezione di un paio di anni fa ha svelato anche che, sbiaditi e impolverati, sul retro del quadro ci sono diversi disegni: un misteriosissimo teschio, poi una testa di cavallo che ricorda molto un particolare della «Battaglia di Anghiari», il dipinto murale realizzato da Leonardo a Firenze e che tutt'oggi squadre di esperti cercano tra le intercapedini del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Inoltre, sempre sul retro, c'è il disegno di un Gesù bambino con agnello, simile a quello sul davanti. Gli esperti, molto perplessi, visto che mai si sono trovati disegni sul retro di altri quadri di Leonardo, li hanno esaminati con un riflettografo infrarosso. Sono giunti alla conclusione che sono sì di Leonardo, ma perché siano lì è un mistero. Il quadro, appena tutto sarà pronto, verrà trasferito nei laboratori sotterranei del museo, il restauro sarà seguito da una commissione scientifica internazionale. Sarà l'occasione per saperne di più su questo dipinto ammirato, ma mai del tutto compreso.