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La pin-up del soul

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Peressere una regina del soul non bisogna necessariamente avere il fisico di Aretha Franklin. Una voce calda e possente può nascere anche in un corpo mozzafiato, modello pin-up. È il caso di Joss Stone, giovane cantante inglese che in soli sette anni di attività ha già venduto dieci milioni di dischi. Chi stenta a crederci può andare a verificare di persona stasera nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium. L'appuntamento è alle 21 quando la Stone salirà sul palco per presentare i brani del suo ultimo lavoro «Colour me free». Nata 22 anni fa a Dover, è balzata agli onori delle cronache musicali nel 2003 con «The Soul Sessions». L'album ha venduto subito quattro milioni di copie suscitando grandi attenzioni di pubblico e critica. La sua voce è stata subito accolta come un dono meraviglioso, una voce che si richiama alla vecchia scuola e al tempo stesso rappresenta una novità sorprendente. Cantante e attrice dall'intonazione forte e intensa la Stone ha debuttato a soli sedici anni, emergendo sulla scena internazionale come vero fenomeno musicale tanto da essere definita «un'artista come nessun'altra della sua generazione». La consacrazione planetaria è giunta nel 2004 con «Mind, Body and Soul» e, in particolare, con il brano «Right to be wrong», un vero e proprio tormentone per mesi. La cantante ha avuto anche importanti riconoscimenti: ha ricevuto la nomination per quattro Grammy Award, è apparsa sul palco con James Brown, Lauryn Hill, Stevie Wonder, Elton John, Donna Summer, Patti Labelle e si è esibita davanti a più di duecentomila persone al concerto Live 8 di Londra nel 2005. E tutto questo prima di compiere diciannove anni. Come se non bastasse, l'artista ha anche partecipato a produzioni cinematografiche come «Eragon» in cui interpretava la parte di Angela e al film per la tv «I Tudors», in cui era Anna di Clèves. Siamo di fronte a una vera e propria stella del soul e del rhythm & blues mondiale che non fa rimpiangere le grandi del passato.

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