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"La droga fa male e bisogna dirlo a chiare lettere"

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«Qui si tratta di dire chiaramente che la droga fa male. Molto male». E a dirlo non è il responsabile di una comunità di recupero per tossicodipendenti ma chi ha già confessato di aver assunto stupefacenti. Fabrizio Moro è uno degli artisti in gara a Sanremo e non può non fare chiarezza sul caso Morgan. Fabrizio Moro, che idea si è fatto della bufera sollevata dalle dichiarazioni di Morgan sull'uso del crack? «Penso che se ne sia parlato già troppo. In questi giorni si parla di tutto tranne che di musica. Non bisogna dimenticare che il festival è innanzitutto una kermesse canora».  Lei ha ragione ma ormai siamo in ballo. Che pensa di Morgan? «Non me la sento di accusarlo ma quando si lanciano messaggi è bene essere coerenti e confermare le proprie parole. Detto questo spero che lo riammettano in gara perché è un grande artista». In passato ha confessato di aver fatto uso di stupefacenti. Perché lo ha fatto? «Volevo portare la mia testimonianza diretta e lanciare un messaggio ai giovani. Sono cresciuto con gente più grande di me e ho fatto quello che ho fatto. Ho sbagliato e ho pagato sia dal punto di vista fisico che psicologico. Fa parte del mio passato ma è bene che i giovani sappiano quanto è pericolosa la droga». In molti hanno proposto di fare l'esame antidoping a tutti gli artisti in gara a Sanremo. È d'accordo? «Non ho mai sentito una sciocchezza più grande. L'Italia è il Paese dei finti moralisti. Macché siamo alle Olimpiadi? Ridicolo». Parliamo di musica. Sta per essere pubblicata la seconda parte del suo Ep «Ancora Barabba». E tra qualche giorno anche lei sarà sul palco di Sanremo con «Non è una canzone». Di che parla? «È un brano rock-reggae che ho scritto guardando mio figlio di sei mesi che dormiva. Parla della voglia di riprendere in mano la nostra vita». Nella sua non si sente a suo agio? «Siamo vincolati e corrotti dal sistema in cui viviamo. Non abbiamo nemmeno il potere di decidere le cose che ci riguardano da vicino. Ma questa è la mia vita e la voglio vivere da uomo libero. Sono ancora costretto a scendere a compromessi ma sono sulla buona strada».

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