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Arrivederci Fracci, senza rancore

Gianni Alemanno

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La notizia che la signora della danza italiana, Carla Fracci, a partire dal prossimo luglio, non sarà più direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera, insomma viene mandata in pensione, ha scatenato una vera bufera di polemiche tanto che ieri il sindaco si è dovuto affrettare a mettere qualche puntino sulle i. «Si ipotizzano problemi di carattere politico, non è assolutamente così - ha precisato Gianni Alemanno - Abbiamo il massimo rispetto per il lavoro e per la storia di Carla Fracci. Pensiamo però che, dopo tanti anni di ottimo ed onorato servizio per l'Opera, si possa andare verso nuove soluzioni, anche in vista di un assetto artistico complessivamente rinnovato. Carla Fracci non è stata estromessa da un ruolo, si è solo completato un ciclo». C'è chi è preoccupato, chi tuona che Alemanno deve chiedere scusa alla danzatrice, chi dice che la Fracci è una grande, ma era proprio ora di cambiare aria. E la vicenda si tinge anche un po' di giallo. Relativamente alle «nuove soluzioni», molti hanno indicato il coreografo Micha van Hoecke come già alla guida del corpo di ballo dell'Opera. Ma, per il momento, non è così. «Sono solo indiscrezioni», afferma lo stesso coreografo russo-belga. Van Hoecke aggiunge che queste «indiscrezioni sul mio incarico potrebbero essere legate alla mia amicizia più che ventennale con il maestro Muti e alla collaborazione con la Scala e con il Ravenna Festival».

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