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Dante all'inferno

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Mentre i filologi e gli accademici storcono il naso, additando le storpiature nell'impianto narrativo del poema più sublime della Storia, l'Home Entertainment si prepara a sfornare venerdì il videogioco «Dante's Inferno». Un action game ispirato alla Divina Commedia che potrebbe avere un impatto devastante sul panorama videoludico moderno: avendo, sì, la forza di un'ambientazione straordinaria e immortale, ma deviando e confondendo la cultura giovanile sul grande poema. Con la letteratura, Dante's Inferno ha poco a che fare: dal punto di vista del rispetto filologico è un pugno allo stomaco celato dalla scusa del gioco. Tutto si ambienta nel 1191, anno in cui si concludono le crociate. Anche se il Dante letterario e quello virtuale sono accomunati dall'amore per la bella Beatrice e la perigliosa discesa negli Inferi, nel videogioco, Dante non è però l'autore della Divina Commedia, ma una sorta di cavaliere crociato che si è cucito sul petto un arazzo a forma di croce raffigurante tutti i suoi peccati. Abbandonato il campo di battaglia, sarà costretto a scendere all'Inferno per cercare Beatrice, uccisa da Lucifero, e liberarne l'anima. Il gioco, com e è chiaro fin dal titolo, è liberamente basato sulla Divina Commedia ma confonde decisamente, e soprattutto i giovani che fanno uso massiccio di videogames. Esistono infatti delle tracce fedeli al poema, come ha spiegato lo stesso Jonathan Knight, produttore esecutivo di Dante's Inferno. Alcune sezioni, come la Selva dei Suicidi, la Palude dello Stige o la zona precedente la Città di Dite, sono accurate riproduzioni di quanto viene descritto da Dante nella sua opera. Aderenti al poema sono anche figure come il re Minosse (giudice dei morti), Flegias (che conduce Dante e Virgilio negli Inferi) e Caronte (che traghetta i morti sullo Stige). Ma lo stravolgimento più evidente riguarda proprio Dante e la sua amata Beatrice: da letterato e commentatore politico prerinascimentale qual'era, Dante si trasforma in un sanguinario guerriero della Terza Crociata. E quello che era un fantastico viaggio spirituale per incontrare Beatrice diventa un'autentica missione di salvataggio. Mentre il terrificante Lucifero prende le sembianze dell'antagonista supremo di Dante, si delinea, purtroppo confusamente, la grande concezione scientifico-fantastica del mondo dell'oltretomba e dell'ordinamento etico obbediente a leggi precise. Agli occhi di quanti amano il sommo poeta, la letteratura e quell'arte, che su tutte meglio rappresenta nel mondo lo spirito italico più solenne, il videogame sembra l'ennesima, imperdonabile diavoleria americana. Resa accattivante allo sguardo illusorio dei giovani da una grafica che promette meraviglie e perdizioni. Ma la cosa ancora più stravolgente è che, ancor prima della messa in commercio del videogioco, un film per il grande schermo basato su Dante's Inferno era già nelle prime fasi di sviluppo presso gli Universal Studios. E, in concomitanza con la preparazione dell'adattamento cinematografico, la Roman Film farà uscire una sorta di trailer.

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