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Marida Caterini Sant'Agostino è la miniserie in due puntate in onda domenica e lunedì in prima serata su Raiuno.

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AndreaGiordana è Sant'Ambrogio. Produce la Lux Vide. Che ha significato per Franco Nero diventare santo per fiction? Per me, che sono stato anche Fra Cristoforo nei Promessi Sposi del 1989, sulla prima rete, Agostino ha rappresentato una grande emozione. È un personaggio completo e moderno, conosce il significato della parola come strumento di comunicazione. Oggi sarebbe stato perfetto per dialogare con i giovani. Mi hanno affascinato il suo amore per la verità e la sua carità verso il prossimo. Il momento più difficile durante le riprese? La scena finale, quando io reggo la croce sulle mura in fiamme di Ippona, la città che Dio gli ha affidato. Sentivo l'incendio, vero, intorno a me, ne avvertivo il calore. Ho avuto molta paura. Continua ancora il suo impegno nel villaggio Don Bosco di Tivoli? Vi lavoro da 45 anni. il compito della struttura è raccogliere bambini abbandonati e orfani provenienti da ogni parte del mondo. Diamo loro un tetto stabile, li mandiamo a scuola, formandoli affinché abbiano la possibilità di inserirsi positivamente nella vita. A quando l'esordio come regista? Ho in programma due pellicole dietro la macchina da presa: la sceneggiatura della prima è stata scritta da Elio Petri per me, ha per titolo "L'ostaggio" e adesso desidero dirigerla. La seconda, ancora senza titolo, è la storia di un non vedente che viene sfruttato dalla tv: voglio dimostrare come il piccolo schermo faccia audience con le disgrazie altrui. Progetti per la tv? Forse sarò presente, in un piccolo cameo, nella serie Isola diretta da Alberto Negrin. Intanto è in uscita a marzo un suo film negli USA? Si chiama "Lettere a Giulietta" e recito con Amanda Seyfried e Vanessa Redgrave. È ispirato alle lettere indirizzate a Giulietta Capuleti, scritte dagli innamorati di tutto il mondo.

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