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Paolantoni impantanato negli stessi equivoci di Eduardo

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AllaSala Umberto da stasera al 14 febbraio una compagnia capeggiata da Francesco Paolantoni e formata anche da Nando Paone, Ciro Capano, Fulvia Carotenuto, Patrizia Spinosi, Susy Del Giudice, Giuseppe Mastrocinque, Federica Aiello, Sergio Celoro, Antonio Fiorillo e Tonino Taiuti si cimenterà con i ruoli appartenuti sul piccolo schermo a Luca De Filippo, Angelica Ippolito, Isa Danieli, Ferruccio De Ceresa. Il testo scritto nel 1922 e inserito nella «Cantata dei giorni pari», debuttò nel 1933 con la sua atmosfera metateatrale che impegna come protagonisti un gruppo di scalcagnati attori ospiti a spese del ricco e giovane don Alberto De Stefano nella località balneare di Bagnoli, presso l'albergo gestito da un suo amico. Dopo una recita svolta tra l'indifferenza e gli insulti del pubblico, con tanto di pugno sul naso da uno spettatore, il capocomico Gennaro De Sia vuole riscattarsi dalla brutta figura e impone una prova del nuovo dramma che sarà messo in scena. Si tratta dell'opera a forti tinte «Malanova» di Libero Bovio massacrata per incompetenza, ma forse non troppo stimata da Eduardo che qui la trasforma in una farsa. Donne incinte, matrimoni riparatori e finte pazzie si scatenano in una sequenza vorticosa di inganni ed equivoci, destinati a sfociare in delitti d'onore tutti da ridere. T. D. M.

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