Omaggio a Arvo Pärt e alla musica ascetica
Edun omaggio in vita, si sa, assume un valore di consacrazione ancora più eccezionale che non un ricordo postumo. Il festeggiato è Arvo Pärt, 75enne compositore estone, che da anni si è andato imponendo per la qualità della sua scrittura musicale. La sua diversità sta nel fatto che le sue musiche non appaiono mai algide elucubrazioni a tavolino, ma sempre profondamente motivate, col risultato che vi si avverte sempre una profonda spiritualità di fondo. Dalle prime convinzioni seriali, Pärt, attraverso lo studio del gregoriano e della musica antica, è presto passato ad una musica moderna ma comunicativa. Una musica ascetica, profonda, interiore. Domani anche l'Accademia di S. Cecilia gli rende omaggio (Sala S. Cecilia, ore 20.30) con un concerto dal singolare titolo: Gli angeli di Arvo Pärt. Orchestra e coro ceciliani, diretti da Tonu Kaljiuste, ne eseguiranno partiture come la Sinfonia n.4 Los Angeles (2009) in prima italiana, dedicata ai carcerati senza diritti in Russia, Da nobis pacem per le vittime degli attentati di Madrid, il Pilgrim's Song dedicato alla memoria di un amico scomparso ed il Cantus in memoria di Britten (1977) per un singolare organico di archi e campane. Musica che non delude.