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«Madri migranti» in Italia il coraggio di separarsi dai figli

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Donne-madri lontane dai propri figli per andare ad amare, spesso in paesi lontani, i figli di altre donne-madri. Storie di donne migranti che hanno dovuto trapiantare il loro cuore lontano da casa. Storie che si intrecciano in «Madri Migranti - Trapianto di Cuore Globale», lo spettacolo teatrale che debutta stasera al Teatro Spazio Uno. Uno spettacolo sul tema della maternità «a distanza» nella società globalizzata. Due donne abitano lo spazio dell'attesa, sospese tra il desiderio di tornare nel proprio Paese, dai propri figli e la voglia di essere riconosciute a pieno titolo nel paese di accoglienza. Non storie di vittime, di padroni e di servi, di madri in fuga e figli abbandonati. Ma storie di donne con la capacità di affrontare con forza, ironia e coraggio le sfide del mondo e rompere il silenzio che condanna molte di loro a vivere in solitudine la difficile separazione dai figli. Le attrici in scena non incarnano personaggi ben definiti come la colf filippina, la badante ucraina o la baby sitter sud americana. Le loro azioni e le loro voci incastrano e sovrappongono tante storie individuali in un unica, corale, voce che porta simbolicamente in sé la forza e le sofferenze di tutto l'universo femminile che ha dovuto o voluto rinunciare alla propria piena maternità per cercare un riscatto economico e la possibilità di una vita migliore, soprattutto per quei figli che ha lasciato. Il testo nasce da una ricerca sul tema della maternità a distanza affrontata non solo a livello bibliografico ma anche attraverso interviste a madri straniere residenti in Italia che vivono in prima persona l'esperienza di separazione dai figli. Un lavoro, quindi, di interazione con associazioni, case di accoglienza, servizi sociali sul territorio romano. Importanti anche le suggestioni dei testi di Erri de Luca e delle sociologhe inglesi Ehrenreich B. e Hochschild A. Lo spettacolo nasce da un'idea di Anastasia Astolfi e Maddalena Grechi per la regia di Anastasia Astolfi, con Anastasia Astolfi e Alessandra Fallucchi scene e luci di Sarah Marugan ricerca drammaturgica Maddalena Grechi, collaborazione drammaturgica Simona Verrusio, organizzazione Enrica lo Coco. (Vicolo dei Panieri 3 fino al 31 Gennaio alle 21, domenica alle 18). Info e prenotazioni Tel 06/45540551 - 392. 4612014

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