Lorenzo Tozzi Concerto straordinario stasera al Teatro Olimpico per l'Accademia Filarmonica Romana.
Unviaggio al piano tra le vie della città, dalla periferia al centro, attraverso i quartieri più caratteristici. «Buenos Aires – racconta il musicista – è la città dove sono nato e dove ho trascorso venti anni. Una forte identità che non si cancella più. Conservo un'attrazione per tutto quello che è Buenos Aires: quartieri storici, e famosi, bellissimi, pieni di vita, uno diverso dall'altro; e poi personaggi, letterati, musicisti di tango, atmosfere, la notte, la frenesia, la malinconia, la catastrofe. È una città complicata, molto europea e allo stesso tempo latino-americana». Nasce così questo Baires Concerto con diverse sezioni ispirate ai diversi momenti della città. «Sono nato in una famiglia ebraica – prosegue Bacalov - e ho ereditato un'apertura che è tipica della musica in Argentina più che in Europa. Passare da Skriabin e Debussy al tango in Argentina è molto frequente, è quello che è successo in qualche modo anche a Piazzolla».