La Vecchia sul podio va a tutto Ciajkovskij

Tutto-Ciajkovskij sotto la bacchetta di Francesco La Vecchia, oggi alle 17,30 nell'Auditorium Conciliazione. La chicca sta nel fatto che il predetto direttore artistico e musicale dell'Orchestra Sinfonica di Roma, della Fondazione Roma, ha invitato per l'appuntamento con il «Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.35» (1878) di Pùtr Illic Ciaikovskij il violinista ucraino Vadim Brodski, pronipote di colui che per primo lo eseguì a Vienna nel 1881, Adolf Brodski. Fu lui l'unico ad accettare di eseguire il concerto: pare proprio che esso fosse ritenuto ineseguibile dai più, e comunque un terribile giudizio del critico Eduard Hanslik lo stroncò alla prima esecuzione. Solo il tempo decretò al difficile ma brillante concerto il successo che il tormentato Ciajkovskij meritava. Sua è poi la «Sinfonia n.6 op.74 Patetica» che segue, composta ed eseguita nel 1893 en première a Pietroburgo sotto la direzione dell'autore, a pochi giorni dalla morte: che difatti è lugubremente presentita nell'opera, a partire dal primo tema del movimento lento iniziale, per concludere con l'Adagio, mai collocato prima di allora alla fine di una Sinfonia. Un giorno per riscoprire le note senza tempo di uno dei maggiori compositori dell'Ottocento.