Lambertini indietro nel tempo
Eora si fa narratore, e di ottima qualità, con i 14 racconti di "Tempo in controluce". È autobiografia d'un autore che ha viaggiato il mondo e ha avvicinato centinaia di personaggi d'ogni rango? No, non è un'autobiografia, benché l'io narrante sia lui, Lambertini. Piuttosto, nel tessuto certamente narrativo si amalgama molta parte della nostra recente vicenda. Basti pensare all'alluvione del '66 che, oltre a colpire Firenze, investì Trento causando lutti e danni. E poi alla contestazione dei giovani della facoltà di Sociologia di Trento scoppiata quando il Presidente della Repubblica Saragat intervenne alle celebrazioni del cinquantenario della Vittoria del '15/18. I tafferugli scoppiarono durante la sfilata e il culmine si verificò all'epiteto di "guerrafondai". I reduci della Grande Guerra e della seconda insorsero a suon di ceffoni e le forze dell'ordine penarono non poco per mettere i giovani al riparo. A ciò si aggiungano le pagine sull'arte (la Biennale di Venezia del '68, gli incontri con Fausto Melotti, Carlo Belli, etc.). Infine, divertenti avventure del tempo radiofonico di Lambertini. La discorsiva immediatezza della scrittura evita quella che il giorno d'oggi è definita autorefenzialità. R. C.