Drammi, da Nagasaki a New York
DaNagasaki 1945 all'11 settembre di New York. È quanto ha fatto Kamila Shamsie, giovane autrice pakistana, al suo quinto romanzo fresco di stampa per Ponte alle Grazie. Già tradotto in 17 lingue, «Ombre bruciate» in Gran Bretagna è entrato nella rosa dei finalisti del prestigioso Orange Prize for Fiction 2009. Forse perché dentro ci sono i disastri scampati e quelli affrontati, lealtà andate in frantumi e ricostruite, amori traditi e ripagati. O forse perché è stato scritto come fosse un viaggio intorno al mondo, passando dai giardini indiani al deserto afghano. Fatto sta che vi troverete a vestire quel kimono ricamato con tre gru svolazzanti sulla schiena di Hiroko Tanaka. Aveva ventun anni quando, quel 9 agosto del '45, uscita sulla veranda di casa vide il cielo esplodere di un bianco abbagliante, mentre le strade annerivano di migliaia di ombre. Un secondo dopo e a Hiroko erano rimasti solo tre ustioni a forma di gru sulla schiena, profonde e ingombrati cicatrici di una guerra che, passati gli anni, ha ceduto il passo a nuovi conflitti globali.