Parietti: "Che noia la politica In televisione voglio divertirmi"
La vedremo giovedì alle 21 su Italia 1, giurata nel programma «I love my dog. Collare d'oro Friskies», prodotto da Yam112003/Endemol. È Alba Parietti - classe 1961 - che, televisione cattiva maestra a parte, prevede di darsi alla politica «seria e a tempo pieno» tra non molto anche se, per il momento, la trova noiosa e preferisce divertimento e intrattenimento in tv. Di partire per l'Isola dei Famosi non se ne parla. Ma come «anchorwoman» - è certo - non sbaglia un colpo, come dimostrano programmi e trasmissioni che la vedono in prima linea nel ruolo di opinionista. Giovedì sera il concorso per cani sul piccolo schermo. Quali sono le qualità per un buon padrone? «Prima di tutto amare il cane. Il cane non è un oggetto. Inoltre deve essere educato. Un altro aspetto per un buon padrone è la capacità di non trattare il cane come una persona, di non fare confusione nei ruoli». Qual è il suo rapporto con il suo labrador, «Tato»? «Sono molto più portata per i gatti perché sono un gatto. Però con il labrador c'è un rapporto giocoso. Ci facciamo delle lunghe passeggiate insieme. D'altra parte credo che un cane sia una presenza fortissima nella nostra vita. E certe volte, quando si è alle prese con i propri problemi, ti arriva il cane con la palla che suona in bocca... Ti mette buonumore». Lei Rifiutò un contratto da 9 miliardi di euro con Mediaset. Di quale trasmissione si trattava? «Era per un contratto di tre anni. Avrei dovuto condurre "Non è la Rai" che poi condusse Bonolis. C'erano nel cassetto, inoltre, un programma con Ferrara e una serie di speciali». Accende la tv. Cosa vede? «Un sacco di raccomandati. Spero tanto che siano raccomandati perché se fossero scelti in base al talento sarebbe anche peggio. Persone inadeguate». Un esempio di buona tv. «A essere sinceri la buona televisione la fanno Raidue e Italia 1. Quest'ultima è diretta da Tiraboschi, capace e leale, lo stimo. Vedo "Le Iene", "Striscia la notizia", "Il fatto", "Alle falde del Kilimangiaro", "Quelli che il calcio", "L'Arena" di Massimo Giletti e "L'Isola dei famosi"». Partirebbe? «No. Mai. Andrei volentieri a fare l'opinionista. Simona Ventura e Chiambretti sono i migliori». Un esempio di cattiva televisione. «Tutto ciò che crea finzione, menzogne, e soprattutto l'offesa che si fa facendo lavorare la gente senza un minimo di preparazione». Le qualità di un'ottima show-girl quali potrebbero essere? «È fondamentale avere la capacità di comunicare. Per quanto mi riguarda preferisco usare il termine di anchorwoman... E comunque se non hai le basi culturali per sostenere i dibattiti prima o poi fai sì che le lacune siano visibili a tutti. Ciò non fa altro che nuocere il ruolo delle donne in televisione. Ci sono molti uomini più preparati e più colti delle donne: penso a Mike Bongiorno, Baudo, Bonolis, a tutti gli altri». Si candiderebbe a sinistra alle elezioni? Ha mai ricevuto delle proposte in questo senso? «Finora ho sempre detto di no. Ma adesso mi andrebbe. Mi hanno detto che non sarei all'altezza e io adoro le sfide. Fin da piccola la politica mi è stata inculcata. Ma d'altro canto ora mi sto dedicando ad altro e mi sto divertendo. So che è una cosa seria e quando la praticherò sarà a tempo pieno». Un libro da consigliare. «Tutto ciò che c'è in commercio di Orwell... Altro che Nostradamus, lo scrittore ha avuto la capacità mediatica di capire cosa sarebbe stato lo sviluppo e la gestione del potere, l'imbarbarimento che ne sarebbe derivato...».