Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Antonella Melilli C'è la crisi e i tempi sono duri e, quasi per reazione, la gente ha bisogno di ridere.

default_image

  • a
  • a
  • a

Eccoallora al Teatro La Cometa, da oggi al 7 febbraio, uno spettacolo che sembra più che mai adatto ad assolvere il difficile compito di indurre alla risata. Promettendo peraltro una serata all'insegna dell'intelligenza. E senza dubbio è originale l'idea attorno a cui si snoda l'allestimento, reso ancor più appetibile per il pubblico dalla presenza nel cast di Michele La Ginestra, che è anche, insieme ad Adriano Bennicelli, autore del testo. Dove i mezzi di locomozione, metaforicamente richiamati dal titolo, «A ruota libera», assurgono ad autentico filo conduttore di una narrazione brillantemente intrecciata di aneddoti e ricordi. A partire dall'ultimo figlio di una famiglia numerosa e dalle tappe fondamentali del suo percorso esistenziale. Tappe scandite ogni volta dal mutare dei mezzi di locomozione che, appunto, le accompagnano. Dal girello, usuale rassicurante sostegno ai passi incerti di un bimbo lanciato alla perigliosa conquista di un equilibrio ancora sconosciuto, al triciclo che gli sarà compagno negli anni della prima infanzia per essere poi sostituito da una più consona bicicletta da adulto. Quindi il motorino, dinamico e guizzante come l'irrequieta giovinezza. E infine le quattro ruote, segno di una ormai raggiunta maturità sul cui orizzonte si staglia il sogno proibito di una moto dinamica e potente. Mentre, sul racconto inanellato dalla voce di un affabulatore, i cinque giovani interpreti, guidati dalla regia di Sergio Zecca, concorrono a restituire le vicende degli anni trascorsi. Fino all'approdo di più vicini giorni, ancora protesi come un trampolino verso l'imperscrutabile futuro.

Dai blog