Quando l'eros ha una sola Tinta
Cinquemaniere di vivere l'eros, cinque colori per una sola Tinta. Una scrittrice che nel nome rende omaggio al maestro del genere Tinto Brass e che scrive di letteratura erotica raccontando, semplicemente, la passione delle donne. In «L'eros, tanti colori una sola Tinta» (Wip Edizioni di Bari, p. 126, 13 euro) la barese Tinta, al suo secondo romanzo, sceglie cinque colori (rosa, rosso, fuxia, viola e nero) per altrettante declinazioni erotiche. Tre racconti per ciascuna sezione, apparentemente slegati tra loro, intimamente appesi allo stesso fil-rouge: la passione. Molto più che letteratura erotica, Tinta rende le donne protagoniste assolute dei suoi racconti, lasciando gli uomini nell'ombra. Mai volgare, sempre attenta a non trascurare quel legame profondo e naturalmente femminile che c'è tra la sfera sessuale e l'amore, in ogni sua espressione. Senza tabù, senza distinzioni di genere, Tinta usa spesso l'ironia per descrivere un'atmosfera allegra e goliardica. Eppure, l'amore non è solo questo. Il confine tra lecito e peccato è sottile, ma Tinta si mantiene in equilibrio.