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I musei sono aperti per festa

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Apertiper festa. Dal Museo della Civiltà Romana, che si fa teatro per dare alle scene un giallo storico-psicologico, all'Ara Pacis, che riprende i suoi «colori». Sono diciotto le esposizioni permanenti aperte nel giorno dell'Epifania. Un'occasione perfetta, se nel vostro cammino avete incontrato già parecchie Befane e non volete rischiare di sfiorarla in piazza San Pietro per l'Angelus del Papa. Ideale, se non vi alletta l'idea di fare acquisti scontati nel giorno, di solito, tra quelli di «chiusura rigida» nella Capitale. Datevi all'arte. Perché la Befana ha cambiato giro e quest'anno passa anche per i musei civici. Cominciando dai Musei Capitolini (piazza del Campidoglio), dov'è esposta la «Madonna con il Bambino» firmata da Michelangelo Buonarroti. Matita nera, rossa, biacca e inchiostro, è una straordinaria Natività. Soli 396 millimetri di spessore per un disegno che rappresenta il capolavoro tra le 105 opere esposte nella mostra «Michelangelo Architetto a Roma». Se non avete mai messo piede nella ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, è venuto il momento di farlo: a patto abbiate voglia di ammirare uno straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale (via Ostiense, 106). Gli appassionati di archeologia facciano un salto nei Mercati di Traiano dove ha sede il primo museo di architettura antica (via IV Novembre, 94): per ammirare ricomposizioni di partiture della decorazione architettonica e scultorea dei Fori ottenute con frammenti originali, calchi e integrazioni modulari in pietra. I patiti del «Disegno e design – Brevetti e creatività italiani» visitino la mostra al Museo dell'Ara Pacis: volendo parlare di eccellenza del made in Italy e guardando oltre la 500 di papà, la Vespa dello zio o magari quel giradischi portatile che avete ritrovato in soffitta. Per strizzare l'occhio anche al «Genio Futurista» (Lungotevere in Augusta); altra mostra in sede. Gli appassionati d'arte antica si fermino invece al civico 166 di corso Vittorio Emanuele, per varcare la soglia del Museo Barracco e ammirare la sezione dell'arte cipriota, una rarità dei musei italiani. Soffermandovi sul carretto votivo policromo e la testa di Eracle del VII-VI sec. a.C. Siete disposti a percorrere 3 chilometri di serpentone? Staccate un biglietto per il Museo della Civiltà Romana (piazza G. Agnelli, 10), dove le collezioni sono divise in 59 sezioni. La storia di Roma è protagonista nel Museo delle Mura (via di Porta San Sebastiano, 18) come nella Villa di Massenzio sull'Appia Antica (al civico 153). Ma chi vuole vedere Roma con gli occhi del grande fotografo Elliott Erwitt, con scatti che iniziano negli anni 60 e finiscono nella primavera 2009, faccia visita al Museo di Roma in piazza San Pantaleo 10. I più sensibili all'artigianato facciano tappa al Museo Napoleonico, dov'è in corso la mostra «Roma, il gioiello: fasto ed eleganza» (piazza di Ponte Umberto I, 1) per approfondire la scuola romana. Ma ce n'è per tutti oggi, anche per chi ama la zoologia o l'arte contemporanea al MACRO. Rob. Mar.

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