Lara Sansone, gran successo al teatro Sannazaro della sua Napoli con Caffè Chantant...
Èla tradizione napoletana che si ripete. Cerco con tutte le mie forze di far vedere il teatro antico napoletano. Affronto grandi difficoltà e ricevo ottime soddisfazioni nello stesso tempo». Nipote di Luisa Conte: un'eredità, una responsabilità o cosa? «Sono fiera di essere nipote di una grande donna e di una grande attrice come Luisa Conte, un personaggio napoletano, una donna eccezionale. Ha accompagnato in scena per lunghi anni Edoardo De Filippo, Nino Taranto e tanti altri grandi napoletani artisti». Ha debuttato giovanissima... «Sì, nel mondo del teatro sono arrivata quando avevo solo cinque anni, proprio accanto a mia nonna Luisa. Una occasione bellissima come succede a volte nelle famiglie d'arte. Ho deciso e non ho deciso. Ero piccola ma già appassionata per la recitazione. Ho interpretato un bambino un maschietto, un ruolo di fantasia il figlio di mia nonna Luisa. E da allora non mi sono più fermata». Tanti incontri, quale le è rimasto nel suo cuore nella sua mente? «Ho lavorato davvero con tanti, ho fatto coppia con Leopoldo Mastelloni, abbiamo lavorato insieme per dieci anni, spero in una separazione momentanea». Mamma e attrice e compagna, qual è il ruolo più difficile? «Cerco di comportarmi bene quando recito, di essere una buona compagna, di essere una mamma premurosa. Mi piace recitare e mi piace viaggiare insieme ai miei figli che adoro tanto tanto tanto». Il futuro del Sannazaro? «Caffè Chantant è stato un successo, con il mio compagno stiamo cercando di dare ancora tanta felicità al teatro Sannazaro. Il teatro ha un passato e spero abbia anche un futuro. I napoletani lo meritano». Una famiglia d'arte con una sorella attrice di teatro... «Sì, amiamo la recitazione: la nostra famiglia ha dedicato anima e corpo alla recitazione. Lavorare in teatro è davvero stupendo. Voglio fare teatro per tutta la mia vita. Il teatro è davvero parte della mia vita e mi aiuta anche a vivere. Teatro e famiglia rappresentano i punti cardini di tutta una vita».