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Il futuro ha 2000 anni

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Leonardo Da Vinci

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Accidenti che ingegneri erano gli antichi romani! Un'affermazione del genere dovrebbe apparire scontata visti i risultati del loro genio attorno ai quali tutti i giorni ci affolliamo un po' distratti (a chi apre bene gli occhi però il Colosseo e il Pantheon appariranno abbastanza visibili). Eppure si rimane a bocca aperta visitando la mostra «Machina. Tecnologia dell'antica Roma», inaugurata un po' in sordina nel frastuono delle feste al meraviglioso Museo della Civiltà Romana (anche quello un po' trascurato) e che proseguirà fino al 5 aprile. In esposizione oltre 100 esempi di una tecnologia incredibilmente vicina a noi, uomini del 2010: delle vere macchine, funzionanti, suddivise tra reperti archeologici, ricostruzioni virtuali, meccanismi e opere in scala. Ci sono degli oggetti, come ad esempio i rubinetti, che sembrano usciti da un negozio di articoli per idraulici dei nostri giorni! Da vedere poi c'è di tutto: dallo strumento con il quale venivano misurate le distanze via mare (un «odometro», assolutamente preciso, che ha appena un paio di migliaia d'anni), al mulino per preparare la farina, fino alle enormi gru per l'edilizia (azionate aimé ad energia umana, quella che ai tempi costava meno, vista l'abbondanza di schiavi). L'elenco delle scienze ingegneristiche romane è suddiviso in undici sezioni: 1) Misurazione del tempo e dello spazio; 2) Tecnologia delle costruzioni; 3) Tecnologia idraulica (la più stupefacente); 4) Tecnologia militare; 5) Tecnologia nelle comunicazioni e nei trasporti; 6) Tecnologia nella medicina; 7) Tecniche nella metallurgia e nella falegnameria; 8) Tecniche nella lavorazione del vetro e dell'argilla; 9) Tecnologia in agricoltura; 10) Tecniche artistiche; 11) Tecnologia negli strumenti musicali, del divertimento e tempo libero. Una mostra strepitosa che permette di capire, molto più di tanti libri, quanto siamo vicini (ma anche quanto siamo distanti) dai nostri concittadini di duemila anni fa. L'esposizione è a cura di Rita Correnti Percivalli, presidente dell'Associazione Piazza Duomo. Le macchine esposte sono state ricostruite dall'artigiano fiorentino Gabriele Niccolai, sulla base di rigorosissimi studi sui reperti e sulle testimonianze. Per informazioni e prenotazioni: 331 7659798 e anche 060608, tutti i giorni dalle 9 alle 21. Tecnologia dell'antica Roma ad aprile andrà all'estero, in un lungo giro fino al 2011.

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