L'ironia del Quartetto Cetra fa rima con le nuove tecnologie
.Esulano dalla stretta questione musicale per assurgere a simboli di una società intera. È sufficiente ascoltare qualche nota del Quartetto Cetra o rivedere qualche fotogramma tratto dalle innumerevoli partecipazioni televisive per rituffarsi in un'atmosfera che non c'è più ma che rivive ancora nel cuore di tanti. «Aveva un bavero», «Il Visconte di Castelfombrone», «Un disco dei Platters», «Che centrattacco», «Nella vecchia fattoria», «Vecchia America», «Un bacio a mezzanotte», «I ricordi della sera», «Però mi vuole bene» sono soltanto alcuni tra i titoli portati al successo da Tata Giacobetti, Felice Chiusano, Lucia Mannucci e Virgilio Savona. Dai 78 giri ai 33, dalla radio ai primi esperimenti televisivi. Il Quartetto Cetra è stato testimone di un'epoca contraddistinta da enormi stravolgimenti culturali. E l'ironia scanzonata dei nostri quattro ha contribuito a esorcizzare i momenti più bui del secondo dopoguerra e l'entusiasmo che avvolgeva il Paese negli anni della ripresa e del boom economico. Non è un caso che se ne parli oggi, proprio nell'anno in cui Lucia Mannucci raggiungerà la veneranda età di novant'anni. Anche per questo la Fabbri Editori e Rai Trade presentano una collana di dvd che ripropone introvabili registrazioni televisive recuperate dalle teche della Rai, restaurate e digitalizzate. Non mancheranno divertenti parodie di opere letterarie, film, opere liriche, varietà e rivista. La collana, realizzata con la preziosa collaborazione dell'Associazione Quartetto Cetra, restituisce al grande pubblico un filone importante e fortunatissimo della nostra storia televisiva. Dopo la prima uscita, «Il conte di Montecristo», dal 16 gennaio sarà disponibile la seconda parodia: «Il Dottor Jeckill e Mister Hyde», sempre tratta dalla Biblioteca di Studio 1. Poi sarà la volta de «I tre moschettieri», seguiti dall'«Odissea», «La storia di Rossella O'Hara», «Il fornaretto di Venezia», «La primula rossa», oltre ai dvd che raccolgono le migliori canzoni dei Cetra, le loro ospitate e la commedia musicale western «Non cantare spara!», una serie tv realizzata in qualità cinematografica con l'ausilio tecnico di Vittorio Storaro. Tutti d'un fiato quarant'anni di storia del costume e dell'arte d'Italia.